spiraglio
Col significato di " piccola apertura ", " buco ", ricorre in Fiore CLXXX 10, dove la Vecchia suggerisce alla donna di far sì che l'amante entri da lei per qualche spiraglio, / ben potess'egli entrarvi per la porta.
Sostituisce felicemente fenestre del Roman de la Rose: " Si li redeit bien souvenir, / Quant ses amis devra venir, / S'el veit que nus ne l'aperceive, / Par la fenestre le receive, / Tout puisse ele meauz par la porte " (v. 13814).
Il vocabolo, di derivazione francese (cfr. R. Bezzola, Abbozzo di una storia dei gallicismi italiani nei primi secoli, Heidelberg 1925, 200), è usato anche dal Boccaccio (cfr. Dec. IV 1, dove si registrano parecchie occorrenze).