Spoleto
Città dell’Umbria. Centro degli umbri, conquistato dai romani durante la terza guerra sannitica, S. divenne colonia latina nel 241 a.C. (Spoletium). Con l’invasione longobarda fu capitale di un ducato e, dal 570 al 1230 ca., le vicende della città si accompagnano a quelle del ducato. Incendiata da Federico Barbarossa (1155), risorse presto grazie a papa Innocenzo III. Affermatosi verso il 1230 il dominio della Chiesa su S. e sui territori del ducato, Gregorio IX inaugurò la serie dei papi che vi risiedettero. Nel 14° sec. S. fu teatro delle lotte di parte, favorite dai Montefeltro, specie nel 1312, nel 1319 e nel 1324, quando Perugia intervenne a favore dei guelfi, imponendo poi a S. un podestà e costruendovi una sua rocca. Ribellatasi al dominio papale (1474), S. fu ridotta all’obbedienza dal cardinale Giuliano Della Rovere. Dal 1809 al 1816 fu capoluogo del dipartimento del Trasimeno. Nel 1860 fu occupata dalle truppe piemontesi.
Le sue origini risalgono al 575-576 e il primo duca fu l’ufficiale Faroaldo. Sotto Ariulfo (591 ca.) il ducato minacciò Roma e si consolidò territorialmente nella parte montuosa dell’Italia centrale. Del terzo duca Teodelapio (601-653) non sappiamo praticamente nulla, e lo stesso può dirsi del suo successore Attone (653-663). Il re Grimoaldo nominò egli stesso, alla morte del duca Attone, il nuovo duca di S. nella persona del suo fedele Transamondo conte di Capua (663-703/5); alla morte di Grimoaldo (671) il ducato riprese però la sua autonomia. Faroaldo II (703/5-720) conquistò la bizantina Classe. Transamondo II, in lotta con re Liutprando, rinunciò (739; 742) alla dignità ducale; da quel momento il ducato fu strettamente legato al regno longobardo: retto da Astolfo (751-756), con Gisulfo (759-761), insediato a S. da re Desiderio, e con Teodicio (763-773), il legame si consolidò ulteriormente. Con la disfatta di Desiderio (774), gli abitanti di S. si sottomisero al papa e gli fecero confermare la nomina del duca Ildebrando; presto all’autorità del papa si sostituì quella del re franco, ponendo così termine all’autonomia di Spoleto. Nella prima età carolingia il ducato di S. combatté contro i longobardi di Benevento e acquisì il gastaldato di Chieti (812). Il duca Guido ottenne Sora, Arpino, Vicalvo, Atina. Lamberto saccheggiò Roma (867): suo fratello Guido si ribellò contro Carlo il Grosso; dopo la conquista della corona d’Italia, Guido lasciò il governo del ducato al marchese Guido, che tolse Benevento ai bizantini (895). Dopo il lungo dominio di Alberico (897-924 ca.), nel 10° sec. nessun duca riuscì a mantenere a lungo il potere; nell’11° e 12° sec. il ducato fu conferito più volte dagli imperatori ai loro grandi vassalli tedeschi. Ultimo effettivo duca di S. fu Corrado d’Urslingen, costretto da papa Innocenzo III a consegnare S. al cardinale Gregorio Crescenzi (1198). Nel 1210 Ottone IV riprese il ducato, ma nel 1231 Federico II per le pressioni di Gregorio IX dovette sconfessare il duca Rinaldo, figlio di Corrado d’Urslingen. Da allora S. fu solo una delle suddivisioni territoriali dello Stato della Chiesa sotto il governo di rettori pontifici.