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SPORANGIO

di Valeria Bambacioni - Enciclopedia Italiana (1936)
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SPORANGIO (dal gr. σπορά "seme" e ἄγγος "recipiente")

Valeria Bambacioni

Nome del ricettacolo che racchiude le spore. Gli sporangi si trovano in tutte le piante che sporificano, ma hanno forma diversa nei diversi gruppi.

Nelle Tallofite lo sporangio è unicellulare e corrisponde precisamente alla cellula madre delle spore; talora, come nelle Rodoficee, è un tipico tetrasporangio con le spore disposte in pila o a tetraedro, talora, come in alcune Feoficee, contiene numerose spore derivate dall'ulteriore divisione dei primi quattro nuclei prodotti in seguito al processo meiotico. In tutte le altre piante molti sporangi si uniscono insieme in un unico ricettacolo, indicato col nome di sporotecio.

Nelle Briofite lo sporotecio risulta di una parete e del complesso delle cellule madri delle spore, al quale è dato il nome di archesporio; frequentemente alcune cellule dell'archesporio rimangono sterili e o sono adibite alla nutrizione delle spore o si trasformano in apparecchi igroscopici, gli elaterî, utili per l'apertura dello sporotecio e la diffusione delle spore. Nelle Pteridofite lo sporotecio risulta di una parete, semplice o stratificata, di uno strato di cellule ricche di contenuto, il tappeto, e dell'archesporio: il tappeto scompare durante la formazione delle spore poiché serve alla loro nutrizione.

Le piante isosporee hanno una sola sorta di sporangi, le eterosporee hanno invece micro- e macrosporangi racchiusi rispettivamente in micro e macrosporoteci; nelle Fanerogame mentre i microsporoteci o sacchi pollinici hanno una struttura molto simile a quella degli sporoteci delle Pteridofite, i macrosporoteci si complicano notevolmente e vengono pib propriamente indicati col nome di ovuli (v. ovulo). Gli sporangi nelle Tallofite si formano su parti non differenziate del tallo, nelle Cormofite si producono sulle foglie, che possono o no differire da quelle normali. La massima differenziazione si ritrova nelle Fanerogame, in cui gli stami sono i microsporofilli, cioè le foglie che producono i microsporangi, e i carpelli i macrosporofilli, cioè le foglie su cui si formano i macrosporangi (v. sporofillo).

Vedi anche
spora biologia In batteriologia, speciale formazione che si costituisce, in condizioni ambientali sfavorevoli, all’interno del citoplasma di alcuni batteri aerobi e anaerobi. ● Il processo di trasformazione in spora di un batterio è detto sporulazione. Dei numerosi tipi di sporulazione, uno dei più studiati ... Pteridofite Sottodivisione di piante comprendenti le felci e i gruppi affini, caratterizzate dalla presenza di oogoni e di fasci vascolari, e dalla predominanza dello sporofito sul gametofito, ambedue a vita indipendente. Furono tra le prime piante terrestri e presentano distinta alternanza delle due generazioni: ... sporòfito sporòfito Pianta che si sviluppa dallo zigote e corrisponde alla generazione o fase sporofitica diploide (detta anche diplofito), che dà origine alle spore. Di solito lo sporofito genera spore meiotiche aploidi dalle quali si sviluppano i gametofiti aploidi. Lo sporofito può essere morfologicamente ... Oomiceti Classe di protisti filamentosi, inclusi tra gli Stramenopili, un tempo ritenuti organismi fungini. Comprendono specie acquatiche o parassite, con micelio più o meno sviluppato e pareti cellulari cellulosiche (e non di chitina, come nei funghi propriamente detti). La riproduzione agamica avviene per zoospore ...
Vocabolario
sporàngio
sporangio sporàngio s. m. [lat. scient. sporangium, comp. del gr. σπορά «seme», qui «spora», e ἀγγεῖον «vaso, involucro» (v. angio-)]. – 1. In botanica, tipica struttura pluricellulare che produce spore protette dall’esterno da un rivestimento...
ooforìdio
ooforidio ooforìdio s. m. [comp. di ooforo e -idio]. – In botanica, lo sporangio delle licopodiacee.
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