sposo, sposa
Nel significato di " marito " si registra soltanto l'occorrenza di Vn XIV 3, dove si parla di alcune donne adunate a la compagnia d'una gentile donna nel giorno delle sue nozze, nel primo sedere a la mensa che facea ne la magione del suo novello sposo. Sono invece più numerose, e spesso con valore di predicativo, le occorrenze al femminile, sia con riferimento preciso (Ell'è Semiramìs, di cui si legge / che succedette a Nino e fu sua sposa, If V 59; Estèr... sposa di Assuero, Pg XVII 29), sia in senso generico (ad Adamo ciascuna sposa è figlia e nuro, Pd XXVI 93) o in contesti che della s. mettono in risalto un peculiare atteggiamento: si movieno... sì tardi, / che foran vinte da novelle spose, " le quali pian piano e lentamente sogliono caminare " (Daniello, a Pg XXIX 60; Pd XXV 111).
Più interessanti gli esempi in senso figurato, in cui spesso le due forme sono accostate. Nel contesto di Cv IV XXVIII 17 (Marzia, ormai per li parti vota, ritorna a Catone non essendo più da dare ad altro sposo), la donna appare elevata da D. a simbolo della nobile anima che vuole partire d'esta vita sposa di Dio (§ 19; per le mistiche nozze tra l'anima e Dio, cfr. Gregorio M. Homil. XXXVIII 9, citato con altri autori da Busnelli-Vandelli), e Catone sposo è simbolo di Dio (quale uomo terreno più degno fu di significare Iddio, che Catone?, § 15).
Ancora con allusione a Cristo-Dio (quello sposo ch'ogne voto accetta / che caritate a suo piacer conforma, Pd III 101; per il rapporto s.-Cristo, cfr. Matt. 9, 15; 25, 1 e 25; Marc. 2, 19; ecc.; si veda pure quanto dice D. stesso, in Mn II XI 7 e III III 12, Ep V 25), sposo è unito a sposa, la Chiesa: la sposa di Dio surge / a mattinar lo sposo (Pd X 140 e 141); e anche: la bella sposa / che s'acquistò con la lancia e coi clavi (XXXII 128); la sposa di colui ch'ad alte grida / disposò lei col sangue benedetto (XI 32; XXVII 40); la milizia santa / che nel suo sangue Cristo fece sposa (XXXI 3, per cui cfr. Act. Ap. 20, 28 " ecclesiam Dei, quam adquisivit sanguine suo "; Pd XII 43, Cv II V 5). Per l'immagine, cfr. Pagliaro, Ulisse 255.
Ma non mancano altre allusioni: alla Vergine, quell'unica sposa / de lo Spirito Santo (Pg XX 97); alla Povertà, di cui s. Francesco è sposo: si veda Pd XI 84 Scalzasi Egidio, scalzasi Silvestro / dietro a lo sposo, si la sposa piace, e si ricordi che la vita di s. Francesco è presentata da D. come imitatio Christi; e alla filosofia, sposa de lo Imperadore del cielo... e non solamente sposa, ma suora e figlia dilettissima (Cv III XII 14). In If XIX 3 O Simon mago, o miseri seguaci / che le cose di Dio, che di bontate / deon essere spose, e voi rapaci / per oro e per argento avolterate, per insolito traslato spose vale " unite ", " congiunte " alla bontà, " cioè date ai buoni che soli sono degni " (Scartazzini-Vandelli).