spreaddite
s. f. (iron.) Acutizzazione della sofferenza economica e finanziaria causata dall’elevato aumento dello spread, del differenziale tra il tasso di rendimento dei titoli pubblici emessi da uno Stato dell’Eurozona e quello dei titoli pubblici tedeschi.
• In dodici mesi vissuti pericolosamente, la «spreaddite acuta», il male sottile che sta consumando un basis point alla volta Italia e Spagna, ha cambiato ‒ speriamo non per sempre ‒ le nostre vite. [...] I trecento punti di rialzo segnati nell’annus horribilis della spreaddite acuta ci sono già costati carissimi: nel primo trimestre del 2011, quando nessuno si filava di pezza il differenziale con i Bund (allora a quota 140), i Btp decennali rendevano il 4,8% mentre a inizio 2012 viaggiavano attorno al 6%. (Ettore Livini, Repubblica, 16 luglio 2012, p. 23, R2).
- Derivato dal s. ingl. spread ‘oscillazione, scarto, differenziale’ con l’aggiunta del suffisso -ite.