SPRETI
. Antica famiglia ravennate, le cui origini - anche prescindendo dalla tradizione dei genealogisti, che la vorrebbero oriunda della Germania - risalgono sicuramente al sec. XII. Capostipite sembra infatti essere un Arardo, vissuto nella prima metà del sec. XII; suoi figli furono Talomone e Rodolfo, che combatté per l'imperatore Enrico VI, poi in Oriente, poi con Ottone IV imperatore, e infine a favore di Azzo d'Este e di Forlì.
Fra i membri della famiglia - attualmente fiorente - che ebbe sempre larga parte nella vita di Ravenna, sono particolarmente da menzionare: Arardo III, che fu ai servigi di Lodovico il Bavaro e fu esiliato per alcuni anni da Ravenna dai due Polenta; Arardo IV, che militò al servizio di Antonio della Scala, signore di Verona, e finì assassinato per ordine di Opizo da Polenta, nel 1390; Desiderio II (1414-probabilmente 1474), giuristae storico, due volte inviato in ambasceria dai suoi concittadini, a papa Nicolò V e a Venezia, autore del De amplitudine, evertione et restauratione urbis Ravennae: libri III (Venezia 1589); Pomponio II (1537-1589), due volte inviato in ambasceria al pontefice; Bonifazio IV (1527-1604), anch'esso più volte investito di alti incarichi, e segnalato pure per dottrina; Giulio II (1573-1624), distintosi specialmente nella milizia; Pomponio III (1593-1652), vescovo di Cervia; Bonifazio V (1597-1670), che coprì molte cariche pubbliche; Giulio VI (1692-1750), consigliere di stato dell'elettore di Baviera Carlo Alberto, poi imperatore Carlo VII, suo ambasciatore a Venezia, creato marchese da Carlo Emanuele III di Savoia; Camillo III (1743-1830), presidente della reggenza austriaca in Romagna nel 1799-1800, più tardi consultore per gli affari civili del cardinal legato di Ravenna, autore di varie opere, fra cui una Memoria intorno i dominii e governi della città di Ravenna (Faenza 1822). Vittorio (nato il 2 gennaio 1887) ha promosso e diretto la pubblicazione della Enciclopedia storico Nobiliare italiana (ivi ampie notizie sulla famiglia).