MARINATOS, Spyridon
Archeologo greco, nato a Lixouri di Cefalonia il 29 maggio 1901, morto ad Akrotiri di Tera il 1° ottobre 1974. Studiò storia e archeologia all'università di Atene e si perfezionò dopo la laurea a Berlino e Halle (1927-29). A Iraklion (Creta) prestò servizio dapprima come epimelitìs (ispettore) e poi come eforo delle antichità (1919-37). Con la frequente collaborazione di N. Platon, scavò la grotta di Ilizia e l'insediamento tardominoico ad Amniso, e compì altri scavi a Gazi, Sklavokambo, Apodulu, Krasi, Vorù, Karterò, Tilisso e altrove, formulando fondamentali teorie sullo sviluppo e il declino della civiltà minoica. Contemporaneamente eseguì anche estese ricerche archeologiche a Cefalonia, dove studiò molte ricche necropoli di tombe a camera tardomicenee. Direttore delle Antichità (dal 1937 al 1940), diventò nel 1939 professore di Archeologia all'Università Nazionale e Capodistriana di Atene (1939); da allora ha inizio il grande contributo di M. all'individuazione e liberazione del terreno della battaglia delle Termopili. Dopo la seconda guerra mondiale passò con il grado di tenente colonnello in Europa centrale, col compito di ritrovare e recuperare opere trafugate di arte greca antica.
Nel 1949 comincia il secondo periodo di scavi a Creta (Vathypetron, Lykastos, nel 1956 l'Antro Ideo, dove trovò per primo resti di epoca minoica e segnalò l'esistenza del vasto edificio di Zominthos, mentre nello stesso anno riportava alla luce, all'interno del villaggio di Archanes, resti del presunto insediamento palaziale). Nella Grecia continentale fece parte della commissione di vigilanza per lo scavo del secondo circolo tombale (beta) di Micene e cominciò scavi (svolti fino al 1967) in Messenia per la soluzione di problemi topografici della geografia dei centri micenei. Nel 1967 fece ricerche per il ritrovamento della città di Elice, nel golfo di Corinto, scomparsa in mare, e cominciò lo scavo di Akrotiri di Tera (Santorini). Nello stesso anno assunse le funzioni di ispettore generale delle Antichità e nel 1971 fu nominato presidente dell'Accademia di Atene.
A Maratona (1970-72) riportò alla luce, in località Plasi, un insediamento costiero di epoca proto- e mesoelladica, un'estesa necropoli elladica della prima età del Bronzo (in località Tsepi), quattro tumuli di epoca mesoelladica e micenea, e uno del periodo della battaglia di Maratona, che, in collaborazione con l'austriaco E. Breitinger, identificò con la tomba comune dei Plateesi caduti in battaglia.
Fu membro della Società archeologica di Atene e di molte accademie straniere; poco prima della morte fu nominato socio straniero dei Lincei. Ricevette anche numerosi premi e riconoscimenti internazionali, fra cui l'Herder Preis dell'Accademia di Vienna e la laurea honoris causa dell'università di Palermo.
Fra le sue opere ricordiamo: ῾Ο ἁϱχαῖοϚ ϰϱητιϰόϚ πολιτισμόϚ (1927); The volcanic destruction of the Minoan Crete, in Antiquity, 1939; Θεϱμοπύλαι (1951); Κϱήτη ϰαί Μυϰηναϊϰή ῾ΕλλάϚ (1959; trad. it., Creta e Micene. Fotografie di M. Hirmer, 1960); Κεϕαλληνία (1962); Δύο διαπλανητιϰά ϕαινόμενα (Two interplanetary phenomena of 468 B.C., Academy of Athens 1963); ῾Ανασϰαϕιϰαί ὲϰθέσειϚ, in Archeologikon Deltion, 1921-66, e in Praktika, 1926-73; ῾Ανασϰαϕαί ΚεϕαλληνίαϚ, 1932, 1933; Θήϱα, 1967-73; Kleidung, Haar- und Barttracht, in Archaeologia Homerica, i, A-B, 1967 (Göttingen); Some words about the legend of Atlantis (1969); Life and art in prehistoric Thera (1971); Θησαυϱοί τῆϚ ΘήϱαϚ (᾽Εθιϰὴ Τϱάπεζα τῆϚ ῾ΕλλάδοϚ, 1972); Die Ausgrabungen auf Thera und ihre Probleme, Österreichische Akademie der Wissenschaften (1973); Kreta, Thera und das mykenische Hellas, fot. di M. Hirmer, 1973-76-86.
Bibl.: G.S. Korrès, ΔημοϚιεύματα Σπξϱ. Ν. Μαϱινάτοξ, in Annuaire Scientifique de la Faculté des Lettres de l'université d'Athènes, 25 (1974-77), pp. 359-422 (19792); N.S. Depastas, Καυηγητὴψ Σπξϱίδὗν Μαϱινᾶτοψ 1901-1974, Atene 1990.