TRICUPIS, Spyridon (Σπυρίδων Τρικούπης)
Uomo politico e scrittore greco, nato a Missolungi, il 20 aprile 1788; morto ad Atene il 24 febbraio 1873. Dopo avere studiato a Parigi e a Londra, divenne segretario di lord Guildford, che risiedeva nelle Isole Ionie, in quel tempo sottoposte all'Inghilterra, e con lui collaborò alla fondazione di una università a Corfù. Nel 1821 prese parte attiva alla guerra per l'indipendenza nazionale, sia come combattente, sia come uomo politico. Fu nel 1826 membro del governo provvisorio, nel 1827 deputato all'Assemblea nazionale di Trezene, negli anni della presidenza del conte di Capo d'Istria più volte ministro e, nel 1832, presidente del Consiglio e ministro degli Esteri. Nel 1833, dopo l'avvento di Ottone di Baviera, fu mandato, come ministro di Grecia, a Londra e tenne quel posto fino al 1843 con un intervallo fra il 1838 e il 1841. Tornato in patria dopo la rivoluzione del settembre 1843 che portò all'instaurazione del regime costituzionale, entrò in varie combinazioni ministeriali reggendo il dicastero degli Esteri e quello dell'Istruzione. Nel 1850, al tempo del blocco navale inglese contro il Pireo, fu inviato a Parigi come ministro plenipotenziario e l'anno seguente, per la terza volta, a Londra dove rimase fino al 1861. Rientrato in Grecia, si ritirò dalla vita pubblica rifiutando l'incarico di assumere la presidenza del Consiglio.
Famoso oratore, fra le sue orazioni (raccolte in volume, Parigi 1836), la più nota è quella che egli pronunziò nella cattedrale di Missolungi per la morte di lord Byron (1825). È autore anche di un poema epico (‛Ο δήμος. Ποίημα κλεπτικόν, Parigi 1821) nel quale si esaltano le gesta dei clefti; ma l'opera cui è legato il suo nome, è la Storia dell'insurrezione greca (‛Ισπορία τῆς ἑλληνικὴς ἑπαναστάσεως, voll. 4, Londra 1853-57); notevole non solo per la ricchezza d'informazioni ma anche per l'eleganza della forma.