Srep
s. m. inv. Acronimo dell’ingl. Supervisory review and evaluation process, Processo di revisione e valutazione prudenziale.
• A Francoforte spetterà infatti il compito di dare un “voto” all’adeguatezza dei requisiti patrimoniali di vigilanza delle principali 120 banche europee. Non solo. Accanto all’Ssm si dovranno muovere anche le singole autorità di vigilanza, come Banca d’Italia o la Bundesbank, cui spetterà assegnare un giudizio di analoga rilevanza alle banche più piccole dei rispettivi paesi. È questa una delle principali novità che emergono dalle linee guida diffuse ieri dall’Eba nell’ambito dello Srep europeo, il processo di revisione e valutazione prudenziale degli istituti, che serve a verificare che le banche abbiano tutti i presìdi di natura patrimoniale e organizzativa per far fronte ai rischi assunti nell’esercizio del loro business. (Luca Davi, Sole 24 Ore, 20 dicembre 2014, p. 31, Finanza & Mercati) • Per le banche italiane gli esami non finiscono mai. Terminata la pausa estiva, seppure breve per la diffusione delle semestrali, ad attendere al varco le big del credito saranno subito i risultati delle verifiche messe in campo in queste settimane dalla Banca Centrale Europea con il cosiddetto «Srep». È l’acronimo inglese del «processo di revisione e valutazione prudenziale» e verrà condotto su 123 gruppi bancari europei, di cui 13 italiani. Si tratta di un’analisi dettagliata che gli ispettori di Francoforte stanno facendo sui rischi rilevanti a cui le banche sono esposte, e dei presidi messi in atto per controllarli. (Camilla Conti, Giornale, 23 agosto 2015, p. 15, Economia) • Il dato dominante è l’incertezza. Anzitutto su quel che conseguirà ai risultati degli stress test con il loro utilizzo nell’ambito dell’altro esercizio di valutazione, lo Srep, che la Vigilanza unica ultimerà in quest’anno. (Angelo De Mattia, Avvenire, 3 agosto 2016, p. 7, Primo piano).