Scrittore indiano (sec. 12º). Si occupò anche di studî filosofici e linguistici, ma il suo nome è legato in particolare al poema epico in 22 canti intitolato Naiṣadhacarita ("Le vicende di Nala"), in cui il celebre episodio tratto dal 3º libro del Mahābhārata è reso in uno stile e in una tecnica metrica molto artificiosi.