stabilita finanziaria
stabilità finanziaria Condizione che caratterizza un sistema finanziario quando questo riesce a facilitare l’allocazione delle risorse fra settori, fra aree geografiche e nel tempo a consentire la formazione di prezzi congrui delle attività finanziarie; a limitare la concentrazione dei rischi permettendone la gestione attraverso l’uso di appositi strumenti; ad assicurare il funzionamento del sistema anche quando esso è soggetto a eventi avversi inattesi, impedendo che eventuali crisi isolate possano aggravarsi e diffondersi generando quindi una crisi sistemica (➔ prestatore di ultima istanza). La banca centrale può contrastare tali crisi di liquidità sistemica intervenendo, a determinate condizioni, anche a favore di singole banche in difficoltà. Essa, inoltre, ha di norma la responsabilità della gestione e della vigilanza sui sistemi dei pagamenti e delle compensazioni (➔ sistemi di pagamento; compensazione). Ciò nonostante, non esiste una definizione univoca del concetto di s. f., per le molteplici modalità con cui si manifestano, nel tempo e nei diversi Paesi, i fenomeni che la mettono a repentaglio, (➔ crisi finanziaria). ● La crisi internazionale iniziata nel 2007 ha riaperto il dibattito sull’allocazione delle responsabilità per gli obiettivi della stabilità monetaria (➔) e di quella finanziaria. Il modello organizzativo della vigilanza microprudenziale (➔ vigilanza) sugli operatori finanziari, in un campione di 85 Paesi, con dati al 2004, era infatti quello del regolatore unico per 29 Paesi, di almeno un regolatore che vigilava su due delle tre tipologie di istituzioni finanziarie (banche, assicurazioni, società d’investimento e investitori istituzionali) in 21 Stati e di almeno un regolatore per ciascun tipo di istituzione nei restanti 35. La banca centrale era di norma l’autorità di vigilanza microprudenziale bancaria solo nel terzo gruppo di Paesi. La rapida trasmissione della crisi ha posto con forza la necessità di forme di coordinamento internazionale al fine di perseguire la stabilità finanziaria. A questo scopo, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) è stato affiancato dall’European Financial Stability Facility (➔ EFSF).