stabilita monetaria
stabilità monetaria Uno degli obiettivi finali di una banca centrale: operativamente, pur potendo essere associata all’invarianza del livello dei prezzi al consumo, e dunque a un’inflazione nulla, la s. m. viene in realtà perseguita mirando a un’inflazione bassa, ma positiva. Ciò si verifica a causa delle condizioni di funzionamento delle moderne economie, con prezzi e salari determinati in mercati non perfettamente concorrenziali, e dei problemi statistici correlati alla misurazione in presenza di mutamenti continui dei beni e servizi acquistati al variare dei loro prezzi relativi. Un unico indicatore statistico, se misurato da un istituto nazionale non condizionato da pressioni governative, consente all’opinione pubblica di poter valutare l’efficacia della banca centrale nel perseguire la finalità della stabilità monetaria. Molte banche centrali (per es., di Gran Bretagna, Svezia, Brasile) adottano a questo fine schemi di politica monetaria esplicitamente di inflation targeting (➔ inflazione p). La fiducia nella moneta (➔ p) richiede che la banca centrale assolva alle sue funzioni di mezzo di pagamento e di strumento di investimento finanziario in un’economia che cresca in condizioni normali, e dunque che il suo potere d’acquisto sia mantenuto relativamente invariato nel tempo, in termini di beni e servizi prodotti, nel Paese o all’estero. Tra le principali banche centrali, la s. m. costituisce l’obiettivo primario della BCE (➔), come pure della Federal Reserve (➔), per la quale tale scopo si unisce a quello della massima occupazione.