STAFFORD (A. T., 47-48)
Città dell'Inghilterra centrale, capoluogo dell'omonima contea, 214 km. a NO. di Londra, 90 km. a S. di Manchester. Sorge in pittoresca posizione su un'altura dominante la valle del Sow (affluente di destra del Trent), ed ebbe in passato importanza notevolissima per essere a guardia della via che dai Midlands portava a Chester. Il centro consta di un'arteria centrale da cui si partono brevi strade, ad essa perpendicolari, fiancheggiate da antiche case, alcune delle quali in legno (High House del 1555). Tra gli edifici d'interesse artistico si ricordano la parrocchiale di St Mary con torre centrale e la chiesa di St Chad, in stile normanno, molto rimaneggiata. Industria tradizionale di Stafford è quella delle calzature, che conta numerosi stabilimenti. È, inoltre, un attivo mercato agricolo e notevole nodo ferroviario. Nel 1931 contava 29.485 ab. (28.635 nel 1921).
Etelfledo, signore sassone della Mercia, costruì il castello di Stafford, che divenne centro importante tanto che vi fu istituita una zecca. Guglielmo il Conquistatore vi eresse un altro castello, e nel 1206 Stafford fu creata borgo, ma non ebbe una carta municipale che nel 1551.
Sotto il regno di Elisabetta la città decadde, e il castello fu distrutto nella guerra civile. Risorse nel sec. XVIII.
La contea di Stafford. - È una delle più importanti contee inglesi per attività industriale e numero di abitanti; confina con le contee di Warwick a SE., di Worcester a S., di Shrop a O., di Chester a NO. e a N., di Derby a E. e a NE., di Leicester a SE. Il territorio, vasto 2896 kmq., comprende a nord e ad est una regione montuosa, ma non molto elevata, che abbraccia le pendici meridionali dei Pennini, costituita da terreni del Carbonico, soprattutto calcari, di particolare interesse perché ricchi di carbone; la parte centrale è occupata da una vasta pianura, appena ondulata, con un'altezza variabile dai 75 ai 200 m., formata di marne, argille e sabbie, a sud della quale il terreno si rialza e riappaiono terreni più antichi (Silurico), contenenti anch'essi carbone.
Gran parte del territorio appartiene al bacino del Trent, che qui ha origine e attraversa la contea da NO. a SE.; in esso confluiscono il Dove, il Sow, il Blythe e il Tame.
Nella parte settentrionale, per la natura del suolo non molto fertile, l'agricoltura ha scarsa importanza; a sud invece e lungo tutta la valle del Trent si coltivano cereali (grano e avena), rape, patate, ecc. Il sorgere di grandi centri industriali ha favorito l'allevamento del bestiame (bovini), per il quale la superficie arabile è diminuita, dalla fine del sec. XVIII ai nostri giorni, di circa il 70%, a vantaggio dei prati permanenti.
L'economia è però principalmente basata sulle risorse minerarie e sulle industrie derivate; nella contea si stendono infatti due importanti giacimenti carboniferi: l'uno a N., meno esteso del secondo, ma più ricco e contenente anche ferro e argilla grossolana; l'altro a S. Intorno a questi giacimenti si sono sviluppati due grandi distretti industriali, con numerosi centri manifatturieri, tra i più fiorenti dell'Inghilterra; nella parte settentrionale della contea predominano l'industria metallurgica e quella della ceramica, che fa centro a Stoke-on-Trent e abbraccia un'ampia zona, detta appunto dalle industrie fondamentali Potteries, comprendente i centri di Hanley, Fenton, Longton, ecc.
Il distretto industriale (Black Country), che occupa la parte meridionale della contea e abbraccia i centri prossimi a Birmingham (Smethwick, Walsall, Wolverhampton, Willenhall, West Bromwich, ecc.), è sede dei più importanti stabilimenti inglesi per la produzione del ferro e dell'acciaio.
Per il grandioso sviluppo delle industrie la popolazione, che nel 1931 ammontava a 1.431.175 ab., raggiunge l'elevata densità di 479 ab. per kmq. Per la massima parte vive agglomerata; i numerosi centri si raggruppano specialmente nelle due zone industriali a NO. e SE.; oltre al capoluogo Stafford, si ricordano Stoke-on-Trent (276.619 ab.), Wolverhampton (133.190 ab.), West Bronwich (81.281 ab.) e Walsall (103.100 ab.).
Storia. - Nel sec. VI una tribù di Angli si stabilì nella regione, che fu poi spesso invasa dai Danesi. È menzionata per la prima volta come contea nel 1016. Gli abitanti resistettero ai Normanni, onde Guglielmo il Conquistatore devastò la regione e confiscò le terre dei signori sassoni per darle ai suoi feudatarî. Nelle guerre del regno di Enrico III le maggiori famiglie dello Stafford appoggiarono Simone di Montfort, e nel 1263 il principe Edoardo devastò i possessi del conte Robert Ferrers. Anche le guerre delle Rose si svolsero in parte nello Stafford. Nella guerra civile la contea parteggiò per i Parlamentari, ma le città di Stafford, Lichfield e Tamworth erano presidiate dai realisti che conseguirono una vittoria a Hopton Heath nel 1643. Nell'ultimo tentativo di restaurazione giacobita, del 1745, il principe Carlo Edoardo giunse fino a Leek nello Stafford.
Bibl.: S. Shaw, History and Antiquities of Staffordshire, Londra 1798-1801; Victoria County History-Staffordshire; W. Salt, Collections for a History of Stafford, ivi 1880.
Conti, mmchesi e duchi di Stafford. - Robert de Tosny, nobile normanno, fu investito da Guglielmo il Conquistatore del castello di Stafford e fu quindi noto come Robert di Stafford.
Un suo discendente Ralph, distintosi a Crécy, fu creato cavaliere della giarrettiera e conte di Stafford nel 1351. Suo figlio Hugh morì in un pellegrinaggio a Rodi nel 1386. Il 5° conte Edmund cadde alla battaglia di Shrewsbury nel 1403, e suo figlio Humphrey fu creato duca di Buckingham. Edward 3° duca di Buckingham occupò alte cariche sotto Enrico VIII, ma caduto in disgrazia, fu decapitato nel 1521 e con lui si estinsero i titoli ducale e comitale. Henry (1501-63) figlio di Edward fu creato barone di Stafford da Edoardo VI, titolo che passò per matrimonio ai Howard, i quali lo detengono tuttora. Il primo barone della nuova linea fu Thomas (1614-80) che aveva sposato Mary sorella ed erede di Henry 5° barone di Stafford. Egli, accusato da Titus Oates di avere partecipato a una congiura di cattolici, fu condannato e giustiziato il 29 dicembre 1680, e i suoi beni confiscati. Ma suo figlio Henry (1658-1719) fu creato conte di Stafford nel 1688. Il titolo comitale si estinse di nuovo alla morte del 4° conte John Paul nel 1762. Nel 1824 il titolo baronale fu conferito a sir George William Jerningham (1771-1851), discendente di Mary sorella del 4° conte. Basil Thomas Fitzherbert aveva sposato Emily Charlotte, figlia di Edward S. Jerningham, e suo figlio Fitzherbert Edward ereditò il titolo di barone di Stafford, onde la famiglia prese in seguito il nome di Fitzherbert-Stafford.
L'attuale barone, il 13°, è l'ammiraglio sir Edward, nato il 17 aprile 1864.
Bibl.: W. Dugdale, The Baronage of England, Londra 1675-76; Wrottesley, History of the Family of Bagot, Londra 1908; Campbell, The Stafford Peerage, 1818.