stallo
In If XXXIII 102 avvenga che, sì come d'un callo, / per la freddura ciascun sentimento / cessato avesse del mio viso stallo: per il freddo ogni sensibilità aveva lasciato la " stanza ", la " sede " del viso di D.; il viso di D. era cioè divenuto insensibile a guisa di callo.
Il vocabolo nel senso predetto è in Folgore da San Gimignano Di ottobre 1 " Di ottobre nel contà c'ha buono stallo ", e Cecco Nuccoli Non moriêr tanti mai 15-16 " Sì ch'i' ho lasciata l'aera de le chiane, / e vòi la Teverina per mio stallo ".