TREMBECKI, Stanislaw
Poeta polacco, nato intorno al 1735 nel voivodato di Cracovia, morto a Tulczyńl 12 dicembre 1812. Fu ripetutamente a Parigi, e, imitatore entusiasta, imparò dai Francesi l'arte poetica e su essi modellò il suo gusto artistico. Fra i letterati che Stanislao Augusto raggruppò intorno a sé, fu il poeta cortigiano per eccellenza: ebbe dal re numerose cariche e al re rimase fedele anche nell'avversa fortuna, accompagnandolo a Grodno e a Pietroburgo. Finì la sua vita, che non fu certo un modello di moralità e di coraggio civile, presso i Czartoryski in Podolia e presso Szczęsny Potocki, il cui sontuoso parco di Tulczyń descrisse nella sua opera di maggiore impegno Zofijówka (1806).
Tanto questo poema descrittivo del Tr. quanto le sue traduzioni e i rifacimenti da Voltaire (tradusse anche brani della Gerusalemme Liberata), le satire, le favole, gli epigrammi e le anacreontiche si distinguono per lepidezza di stile, nitidezza d'immagini e consumata esperienza di versificazione. Fu per queste qualità che le sue poesie, inquinate del resto da un contenuto piuttosto meschino, s'imposero ai posteri: ne fu ammiratore, fra altri, il giovane Mickiewicz e alcune di esse, salvate dall'oblio, si leggono volentieri anche oggi.
Ediz.: Pisma (Opere), Lipsia 1806; Poezje, voll. 2, Vilna 1822; Wybór poezyi, Sofijówka (Poesie scelte, S.) a cura di Wl. Jankowski, Cracovia 1925.
Bibl.: A. Mickiewicz, O poemacie opisowym Zofijówka (Sul poema descrittivo Zofijówka), 1822, ristampato nel vol. V della nuova ediz. (Dziela) delle opere del Mickiewicz, Varsavia 1933; M. Piszczkowski, Ksztalt i ruch w poezij Trembeckiego (Forma e movimento nella poesia di Tr.), Leopoli 1924.