STARTO (στάρτος)
Sotto questo termine gli studiosi di antichità classiche sogliono intendere una parte della tribù nell'antica Creta, e precisamente la parte dei cittadini atti alle armi, dalla quale sarebbero stati scelti i cosmi, cioè quei magistrati che anno per anno si trovavano a governare lo stato delle singole città.
Ma, considerati bene i pochi documenti che ci sono pervenuti intorno allo starto, sembra di poter concludere ch'esso fosse piuttosto il collegio stesso dei cosmi. Lo starto ci è ricordato dalla famosa iscrizione delle Leggi di Gortina, e da un'altra iscrizione gortinia un po, più antica delle Leggi (fine del sec. VI o principio del V a. C.) e relativa ai rapporti di Gortina con una città finitima. Dopo avere significato il collegio dei cosmi, il termine starto sembra si sia esteso anche ad altri collegi di magistrati pubblici, rappresentanti l'autorità dello stato: questo, almeno, si ricava da un'iscrizione dell'età imperiale ritrovata fra le rovine della città cretese di Litto. Infine bisogna notare che, se in origine lo starto deve essere considerato come il collegio dei cosmi e non come una divisione della cittadinanza secondo un criterio militare, è possibile tuttavia pensare che il collegio dei cosmi sia stato anch'esso informato a quello spirito di disciplina e di milizia che dominò la vita sociale degli antichi Cretesi.
Bibl.: U. Kahrstedt, Griechisches Staatsrecht, I, Gottinga 1922, p. 351: G. Busolt, Griechische Staatskunde, I, Monaco 1920, p. 132, nota: G. De Sanctis, in American Journal of Archaeology, n. s., V (1901), p. 319 segg.; M. Guarducci, in Historia, IX (1935), p. 443 segg.