STATIO
È vocabolo assai ben definito del lessico latino, come luogo di sosta, posto di guardia, porto e simili. In greco ha il termine corrispondente nel vocabolo stàsis che è anche usato dalla retorica greca in senso analogo al latino status, constitutio, quaestio, appellatio; vale anche indugio, mora, intervallo (Quint., iii, 6; Dion. Hal., p. 148 R). Come traduzione del greco thematismòs appare soltanto in Vitruvio (1, 2, 5) il quale ha evidentemente usato un testo perduto, oppure ha frainteso il termine greco che vale nel gergo grammaticale "determinazione arbitraria". Secondo Vitruvio la statio, che è il primo coefficiente del decor e che in greco è detta appunto thematismòs, consiste nel destinare i vanî tipi di templi alle varie divinità secondo la loro natura: a Giove Folgore un tempio ipetrale, a Minerva un tempio dorico, a Venere uno corinzio, a Giunone uno ionico.