stato canaglia
stato canàglia locuz. sost. m. – Denominazione spregiativa (ingl. rogue state) di ciascun paese che sostenga e finanzi il terrorismo internazionale. L'espressione è entrata ufficialmente nel linguaggio politico negli anni Novanta del Novecento, quando è stata usata dall'amministrazione statunitense guidata da B. Clinton per indicare quegli stati (Cuba, Corea del Nord, Iran, Iraq e Libia) guidati da governi considerati aggressivi e pericolosi per il loro appoggio diretto o indiretto al terrorismo internazionale, per la detenzione o la volontà di acquisire armi di distruzione di massa e per l'esplicita minaccia rappresentata nei confronti dei valori del mondo occidentale. Come è stato sottolineato da numerosi analisti, la locuzione è diventata il perno concettuale intorno al quale gli Stati Uniti hanno elaborato una serie di strategie d'intervento politico e militare volte a legittimare il loro ruolo nel nuovo contesto geopolitico emerso dopo la caduta del Muro di Berlino e la fine della Guerra fredda. Oggetto di numerose critiche, sia all'interno del Paese che all'estero, l'espressione è stata sostituita negli ultimi anni del governo Clinton con states of concern («stati che destano preoccupazione») ma è tornata in auge durante la presidenza di G.W. Bush. La teorizzazione della ‘guerra preventiva’ come risposta a possibili attacchi da parte di s. c., costituenti l' è diventata il perno della cosiddetta dottrina Bush elaborata nel 2002 dopo l'attacco dell'11 settembre 2001 a New York e al Pentagono. All'elenco iniziale sono stati, nel tempo, aggiunti o cassati alcuni stati secondo criteri più o meno restrittivi.