STEARINA (dal gr. στέαρ "grasso")
L'estere glicerico dell'acido stearico è scientificamente chiamato stearina; nell'industria e nel commercio con questo nome si chiama invece la parte solida degli acidi grassi ottenuti dalla saponificazione dei grassi in genere, tanto vegetali quanto animali. Chimicamente quindi la stearina è una miscela di acido palmitico e stearico nella quale si trovano piccole quantità di acido oleico. Si distinguono in commercio due qualità principali di stearina: quella di saponificazione e quella di distillazione. La prima si ottiene torchiando a freddo gli acidi grassi solidi così come si ottengono dalla scissione dei grassi ed essa contiene oltre all'acido palmitico, stearico e oleico anche del grasso neutro; la seconda si ottiene per torchiatura a freddo degli acidi grassi distillati, e perciò essa, accanto all'acido palmitico e stearico, contiene piccole quantità di acido ossistearico e di stearolattone. Si suol distinguere la stearina anche a seconda del punto di solidificazione in quattro qualità: la prima, più pregiata, solidifica a 55°, la più scadente solidifica a 48°-49°.
La stearina è messa in commercio sotto forma di pani o di tavolette bianche dure a frattura cristallina, è solubile in alcool concentrato, trattata con soda o con potassa a caldo si discioglie, formando il sapone. La stearina può essere sofisticata con l'aggiunta di paraffina, di ceresina, di cera montana o di cera carnauba, la quale, anche se aggiunta in piccola quantità, innalza notevolmente il punto di solidificazione.
L'uso principale della stearina è nella fabbricazione delle candele, essa però serve anche per la preparazione di appretti per l'industria tessile. In questi ultimi tempi poi dalla stearina, cioè dall'acido stearico in essa contenuto, per riduzione catalitica spinta, si prepara l'alcool octodecilico, il quale trova estesa applicazione nell'industria tessile.
Sotto il nome di stearina vegetale è messa in commercio la parte solida dell'olio di cotone e serve per sofisticare il burro e per la preparazione dei surrogati del grasso di maiale. Essa si presenta sotto forma di un olio giallo chiaro, solubile nell'etere e nell'alcool caldo.
Dal grasso di lana, per distillazione in corrente di vapor acqueo soprariscaldato e per torchiatura del grasso solido risultante, si ottiene la stearina di lana, la quale è costituita per il 73-8% di acidi grassi solidi: il resto è dato da colesterina e da grassi neutri; essa solidifica a 42°-55°. Viene specialmente usata nella preparazione di appretti.