Poeta e novelliere danese (Vium, presso Viborg, 1782 - Spentrup 1848). Figlio d'un pastore protestante, fu anch'egli pastore. Trascorse una vita triste e seminomade nella deserta brughiera del Jütland che fa da sfondo alla sua narrativa. Traduttore di Ossian, autore di liriche in stile romantico tradizionale: Digte ("Poesie", 1814), Traekfuglene ("Uccelli di passo", 1838), trovò il suo genere soltanto nella novella, per la quale attinse i soggetti alla tradizione popolare jutlandese e alle esperienze personali travestendo la realtà contemporanea, secondo quel gusto antiquario scottiano che B. Ingemann aveva diffuso in Danimarca. Si ricordano i racconti Praesten Veilby ("Il parroco di Veilby") e Kjeltringliv ("Vita di vagabondi").