LUCHIAN, Stefan
P; ttore romeno, nato a Ştefăneşti (distretto di Botosani) il i° febbraio 1868, morto a Bucarest il 28 giugno 1916. Fuggì dalla scuola militare per iscriversi alla Scuola di belle arti a Bucarest e seguì anche corsì di musica. Studiò quindi con Nicolae Grigorescu. Dal 1889 si recò a Monaco di Baviera e a Parigi, ove studiò, oltre i maestri antichi (soprattutto Correggio e Rembrandt), gl'impressionisti E. Manet e A. Renoir; e fu anche attratto da V. van Gogh e P. Cézanne. Ritornato a Bucarest nel 1893 condusse vita modestissima,, guadagnando la sua esistenza soprattutto con restauri di pitture bizantine e altri lavori di scarsa importanza. Trascurato dal mondo artistico ufficiale, è oggi ritenuto forse il più insigne pittore romeno. L'opera del L. è caratterizzata da una malinconia tragica, la quale si trasforma negli ultimi anni in un ardente desiderio di vita. Suoi quadri si trovano soprattutto alla pinacoteca V. Cioflec di Cluj e nei musei A. Simu e Toma Stelian a Bucarest. Varie pitture e disegni si trovano ancora nelle collezioni pubbliche e private di Bucarest e Jaşi.
Bibl.: A. Tzigara-Samurcaş, in Thieme-Becker, Künstl.-Lex., XXIII, Lipsia 1929; V. Ciovblec, Luchian, Bucarest 1924; O. W. Cisek, S. L., in Gândiréa, VIII (1928), numeri 8-9; V. Vătǎşianu, Pinacoteca "V. Cioflec", Cluj 1933.