PETICĂ, Ştefan
Scrittore romeno, nato a BuceŞti (Tecuci) nel 1877, ivi morto nel 1904. Fece gli studî liceali a Tecuci e a Brăila, e quelli universitarî a Bucarest. Si dedicò, oltre che alla letteratura (poesie, novelle, teatro), al giornalismo, occupandosi in diverse riviste (Românja iună, Ljteratorul, ecc.), di politica, sociologia, economia, critica, come, p. es., nello studio Poezja nouă, "La nuova poesia", del 1900. Per le sue poesie (Fecjoara în alb, "La vergine in bianco", poema 1922; Cântecul toamnei, "Il canto dell'autunno"; Serenade demonjce, "Serenate demoniache", 1909) melanconiche, musicali, dovute al desiderio di un'arte pura, il P. è considerato l'iniziatore della poesia moderna presso i Romeni. Il simbolismo del P. è tanto più originale, in quanto appare in un'epoca di pronunciato eminescianismo e di popolarismo.