Illuminista toscano (n. Pontremoli 1711 - m. 1782). Studiò diritto presso l'università di Pisa; nella sua formazione culturale risentì dell'influenza della scuola giusnaturalistica e dell'insegnamento muratoriano. Da Montesquieu ricavò suggerimenti circa le funzioni politiche della nobiltà, di cui sollecitava una partecipazione attiva alla vita economica, sia commerciale sia manufatturiera. Da qui le critiche che il B. rivolse alle tendenze al latifondismo della nobiltà cittadina toscana. Chiamato a collaborare alla realizzazione della politica illuminata dei granduchi di Toscana, contribuì alla riforma dell'organizzazione giudiziaria secondo criterî di razionalità e uniformità. Assunto inoltre l'incarico di segretario del Regio Diritto (1778), divenne responsabile della politica ecclesiastica e fu in tal senso convinto sostenitore del regalismo.