Incisore (Firenze 1610 - ivi 1664). Al servizio della corte medicea, ebbe modo di soggiornare a Roma (1633-36) e a Parigi (1639-50; ma mantenne anche in seguito i contatti con il collezionista P. Mariette); fu anche ad Amsterdam (1647). Suo maestro fu forse il Cantagallina e certamente fu stimolato dall'opera del Callot, ma risolse in modi del tutto originali il suo linguaggio. Lasciò molti disegni, tracciati con segno mobile, acuto, intensamente pittorico, ispirati alla vita contemporanea, a paesaggi e rovine romane, a feste e cerimonie, che rimandano anche alla sua attività di scenografo e costumista; eseguì oltre mille incisioni, piene d'arguzia e di movimento, nelle quali le stesse caratteristiche dei disegni furono raggiunte mediante un uso quasi sperimentale della tecnica dell'acquaforte.