STEFANO di Bisanzio
Grammatico, autore di un lessico geografico, di cui ci è giunta un'epitome. Appartiene a quella corrente di lessicografi che risale all'età ellenistica e continua nella bizantina. L'opera di St. si colloca ormai concordemente nella prima metà del sec. VI d. C., ma ora fra il 539 e il 545 (B. A. Müller), ora fra il 528 e il 535 (Honigmann). Suida c'informa che l'opera fu epitomata da un grammatico Ermolao (non noto altrimenti), e l'epitome dedicata a Giustiniano, che malamente si è voluto identificare (Wentzel) con Giustiniano II. Probabilmente la dedica risale a St., e da Suida sarà stata erroneamente attribuita al compendiatore. Il titolo, in St., era 'Εϑνικά; l'epitome ci è giunta con titoli diversi.
Dello St. originario è difficile dire quanto abbia conservato l'epitomatore: il nostro testo ha palesi sproporzioni fra certe voci, in cui al lemma segue appena una determinazione, come ἔϑνος 'Ιταλίας, Σαβίνων πόλις e simili, e altre che recano citazioni di autori, o dicono il genere del nome, o qualche sua varietà grafica o grammaticale, o l'etimologia, o l'aggettivo etnico derivato (ciò è caratteristico per l'attività di St. come grammatico), o infine accennano a personaggi o fatti che si collegano ai singoli luoghi, senza alcun rapporto con l'importanza storica di questi ultimi (‛Ρώμη, διασημοτάτη πόλις 'Ιταλίας). Senza pensare, con E. Stemplinger, all'opera di più epitomatori, è certo che ora è stato riprodotto il testo originario, ora uno più o meno compendiato: lo conferma il confronto con alcuni frammenti di St. a noi giunti per altre vie. Pure fra errori e confusioni gravi, l'opera è importante per il largo materiale raccolto attraverso molte fonti, fra cui sono certo fonti dirette Ecateo, Tucidide, Strabone, Marciano d'Eraclea, Oros di Mileto, Filone di Byblos, ecc.: sorprende che non sia usato Tolomeo. Le edizioni più recenti sono quelle del Westermann (Lipsia 1839) e del Meineke (Berlino 1849).
Bibl.: J. Geffcken, De Stephano Byzantino, diss., Gottinga 1886; E. Stemplinger, Studien zu den 'Εϑνικά des S. B., Monaco 1902; id., in Philologus, LXIII, p. 615 segg.; B. A. Müller, in Hermes, LIII, p. 337 segg.; Honigmann in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III A, col. 2369 segg. (con ricca bibliogr.). Sulle fonti, specie Meineke, Über die Quellen des St., Berlino 1848; Niese, De St. B. auctoribus, Kiel 1873; F. Atenstädt, Quellenst. zu St. B., Schneeberg 1910.