FABRI, Stefano iunior
Nacque a Roma nel 1606 da Stefano senior. Dalle notizie sulla sua vita, provenienti in massima parte dai registri d'archivio delle chiese romane in cui operò in qualità di maestro di cappella, e dalle edizioni musicali nelle quali furono incluse sue composizioni sembra che abbia trascorso l'intera esistenza nella città pontificia. Per la sua educazione musicale fu discendente in linea diretta dalla scuola di Giovanni Pierluigi da Palestrina, avendo avuto come insegnante G. B. Nanino.
Il nome del F. compare per la prima volta legato all'Arciconfraternita della Pietà di S. Giovanni dei Fiorentini, che lo vide maestro di cappella fino al 1644; tuttavia la maggior parte della sua attività venne svolta nella prestigiosa cappella musicale di S. Luigi de' Francesi, che aveva formato nella propria scuola di pueri cantus molti illustri musicisti (fra i quali si ricordano Antonio Cifra, Gregorio e Bartolomeo Allegri ma soprattutto Orazio Benevoli) ed annoverato altrettanti insigni artisti fra i suoi maestri. di cappella.
L'investitura dei F. in tale incarico, avvenuta il 7 ott. 1644 (in sostituzione di Orazio Benevoli, che era passato "ab Urbe Germaniam versus", ossia al servizio dell'arciduca Leopoldo Guglielmo d'Asburgo a Vienna), fu aspramente erfficata da Romano Micheli, musicista e compositore passato alla storia più a causa dei suoi scritti polemici (soprattutto nei confronti della gestione musicale e disciplinare della cappella Sistina e dei cantori pontifici) che per il valore delle sue composizioni. Della polemica resta testimonianza in un passo appartenente ad un Memoriale inviato probabilmente ad Innocenzo X (contenuto nel codice Barb. lat. 5370, ff. 155-158).
I documenti dell'archivio di S. Luigi de' Francesi si limitano a testimoniare le iniziative prese dal F. in occasione delle festività solenni per le quali soleva assoldare musici e cantanti. È probabile comunque che la sua attività fosse più ampia e che alla cappella di S. Luigi fossero destinate in primo luogo le opere da lui composte che in quegli anni compaiono nelle raccolte più importanti di musica religiosa. In ogni caso, forse basandosi sui primi esempi offerti da G. B. Nanino, egli utilizzò spesso l'organo per accompagnare le voci nelle proprie composizioni.
Nella raccolta di Cantiones sacrae di Florido De Silvestris, pubblicate a Roma nel 1654, il F. è citato come maestro di cappella di S. Pietro ma il Baini ricorda che la carica dal 1646 al 1672 fu di Orazio Benevoli: è certo invece che mantenne l'incarico a S. Luigi de' Francesi fino al dicembre 1656. Il 25 febbr. 1657 passò a dirigere la cappella musicale di S. Maria Maggiore.
Morì a Roma il 27 ag. 1658.
Tra le sue composizioni ricordiamo: Conceptio tua. Quam pulchra es. Anima Christi, in D. Bianchi, Sacrarum modulationum ex varijs selectis auctoribus collectae, Roma, L. Grignani, 1642; O dulcissime Iesu a 2 voci e basso continuo. Multae filiae a 3 voci. Beata gens a 4 voci e basso continuo, in F. Berretti, Scelta di mottetti, ibid., id., 1643; O sacrum convivium a 3 voci in F. De Silvestris, Has alteras sacras cantiones in unum ab ipso collectas, ibid., id., 1645; Gaudeant per orbem a 3 voci. Coeli dicite a 4 voci. Anulo suo a 4 voci. O venerabile sacramentum a 5 voci. Emendemus in melius a 3 voci, in A. Poggioli, Scelta di mottetti de' diversi eccellentissimi autori..., ibid., id., 1647; Domine ne in furore tuo a 3 voci, in F. De Silvestris, Has alteras sacrae cantiones, ibid., A. Fei, 1647, ed in Id., Modulorum hortus ab excellentissimis musices auctoribus..., ibid., id., 1647; SiDeus pro nobis a 3 voci in Id., Florida verba, ibid., G. B. Robletti, 1648; Iniquitum est a 2 Voci. O quam metuendus a 3 voci in Id., Cantiones alias sacras, Venezia, A. Vincenti, 1649 e 1654; Quam dilecta a 3 voci e basso continuo in Id., Florida verba, Roma, G. B. Robletti, 1650; Iniquitum est a 2 Voci. Si Deus pro nobis a 3 voci e basso continuo in G. van Geertsom, Scelta di mottetti con il basso continuo per l'organo clavicembalo, spinetto o altro instrumento, Rotterdam, G. van Geertsom, 1656; Salmi concertati a cinque voci di S. Fabbri romano, Roma, G. Fei, 1660; Transfige amabilis Iesu a 5 voci, partitura ms. Hodie Christus natus a 2 voci. Magnificat a 16 voci e organo segnalate nella raccolta privata di R. Casimiri provenienti dall'archivio di S. Spirito in Saxia (non è tuttavia specificato a quale dei due Fabri siano da attribuire le composizioni). Magnificat del IV tono a 8 voci e organo, conservato al Civico Museo bibliografico musicale di Bologna.
Compositore e maestro di cappella fu anche il padre Stefano senior, nato a Roma intorno alla metà del XVI sec. e morto a Loreto il 28 ag. 1609. Non possediamo alcuna notizia né della sua giovinezza né della formazione musicale ricevuta, ma con ogni probabilità questa fu abbastanza solida da permettergli di ricoprire dal 26 apr. 1599 al 30 sett. 1601 l'incarico di maestro della cappella Giulia in Vaticano. Dal 1603 al 1608 passò a dirigere la cappella di S. Giovanni in Laterano succedendo a G. F. Anerio. Infine fu a Loreto dove sostituì Curzio Mancini, a sua volta divenuto maestro di cappella in Laterano a partire dal 23 sett. 1608. La sua presenza a Loreto è dovuta certamente al crescente carattere "romano" che la cappella andava via via assumendo soprattutto per opera di musicisti che avevano legami con Roma e la sua scuola musicale, come il Mancini e Antonio Cifra, successore di Stefano.
Stefano è stato spesso confuso con Stephan Faber, musicista a lui contemporaneo, autore di Cantiones sacrae trium vocum, pubblicate a Norimberga presso Kaufmann nel 1607.
Tra le sue composizioni si ricordano: Litanie Lauretanae a 8 voci in due cori e basso continuo e l'antifona Plaudite nunc organis a 8 voci in due cori e basso continuo nel codice del Fondo Cappella Giulia (Bibl. apost. Vaticana) XV 62, sec. XVII, ff. 7-9 e 67-68, A poco a poco more a 5 voci in Musica de' diversi eccellenti auttori, Venezia, Gardano, 1604, Quam speciosa veteranis a 6 voci in Promptuari musici sacras harmonias motetas, Strasburgo, Kieffer, 1611 e Spira, Kieffer, 1613.
Fonti e Bibl.: A. Kircher, Musurgia universalis, VII, Roma 1650, p. 614; G. Baini, Mem. storico-critiche della vita e delle opere di Giovanni Pierluigi da Palestrina, I, Roma 1828, pp. 71, 369; II, pp. 44, 281; A. Bertolotti, Musici alla corte dei Gonzaga in Mantova dal sec. XV al XVIII, Milano 1890, p. 91; A. Cametti, La scuola dei Pueri cantus di S. Luigi dei Francesi in Roma, in Riv. music. ital., XXII (1915), pp. 593-641; R. Casimiri, Romano Micheli (1575-1659) e la cappella Sistina del suo tempo, in Note d'archivio, III (1926), pp. 233-245; Id., "Disciplina musicae" e "maestri di cappella" dopo il concilio di Trento..., ibid., XV (1938), pp. 60 s.; Id., Ildisperso archivio musicale di S. Spirito in Saxia, ibid., pp. 140-144; H. Wessely Kropik, Mitteilungen aus dem Archiv der Arciconfraternita di S. Giovanni dei Fiorentini..., in Studien zur Musikwissenschaft, XXIV (1960), pp. 44-60; J. Lionnet, La musique à Saint-Louis des Français de Rome en XVII siècle, II, Venezia 1986 (Suppl. a Note d'archivio per la storia musicale, n.s., IV [1986]), pp. 94-102, 111 s.; G. Gaspari, Catalogo della biblioteca del Liceo musicale di Bologna, II, Bologna 1892, pp. 218, 338, 351, 361 ss., 380, 389; G. Tebaldini, L'archivio musicale della cappella lauretana, Loreto 1921, pp. 6, 38, 79, 95 s., 109, 175; Catalogue critique et descriptif des imprimés de musique des XVIe et XVIIe siècles conservés à la Bibliothèque de l'Université Royale d'Upsala, III, Upsala 1951, pp. 108 ss., 114-117; Répertoire international des sources musicales. Recueils imprimés, Kassel 1960, pp. 513, 515, 517 s., 521, 523, 526, 529, 533-535; J. M. Llorens, Le opere musicali della cappella Giulia, I, Città del Vaticano 1971, pp. 101 s.; Répertoire international des sources musicales, Einzeldrucke vor 1800, III, Kassel 1972, p. 2; Bayerische Staatsbibliothek, Katalog der Musikdrucke, V, München 1989, pp. 1869 s.; E. L. Gerber, Neues Historisch-biographisches Lexicon der Tonkünstler, I, col. 67; F. J. Fétis, Biographie universelle des musiciens, III, pp. 173 s.; R. Eitner, Quellenlexikon der Musiker und Musikgelehrten, III, pp. 374 s.; C. Schmidl, Diz. universale dei musicisti, I, pp. 510 s.; Die Musik in Geschichte und Gegenwart, III, coll. 1697 ss.; Enc. della musica Ricordi, II, p. 158; The New Grove Dict. of music and musicians, VI, p. 347; Diz. enc. univ. della musica e dei musicisti, App. , p. 266.