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OSUSKÝ, Stefano

di Karel Stloukal - Enciclopedia Italiana (1935)
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OSUSKÝ, Stefano

Karel Stloukal

Diplomatico cecoslovacco, nato il 31 marzo 1889 a Brezová in Slovacchia. Esule negli Stati Uniti a causa del suo nazionalismo slovacco, esercitò l'avvocatura a Chicago. Scoppiata la guerra mondiale, organizzò la rivolta degli Slovacchi contro la monarchia austro-ungarica. Inviato nel 1916 dalla lega slovacca americana in Europa, aderì all'azione cecoslovacca all'estero, guidata da T. G. Masaryk. Al congresso delle nazioni oppresse, tenutosi a Roma nel maggio 1917, fu uno dei rappresentanti cecoslovacchi. Dopo che lo stato cecoslovacco fu riconosciuto dalle grandi potenze dell'Intesa, egli fu il primo ministro cecoslovacco nominato a Londra. Alla conferenza della pace a Parigi fu segretario generale della delegazione cecoslovacca, in nome della quale firmò il trattato del Trianon. Nel 1921 fu trasferito dalla legazione di Londra a quella di Parigi, dove tuttora svolge la sua attività, essendo uno dei principali partigiani dell'orientazione francofila della politica estera cecoslovacca. È membro della Commissione delle riparazioni e della Società delle nazioni.

Particolarmente degni di menzione i seguenti scritti: Magyars et Pangermanistes (Parigi 1918, insieme con J. Chopin); George D. Herron, dovernik Wilsonov po čas vojny (G. D. H., persona di fiducia di Wilson al tempo della guerra, Praga 1926); Malá dohoda (La piccola Intesa, Praga 1933).

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