Scrittore italiano (Roma 1895 - ivi 1972), figlio di Luigi, noto sotto lo pseudonimo di Stefano Landi. Esordì (1923) con un dramma, Bambini, e una commedia, La casa a due piani, in cui già affiora il motivo, a lui caro, del dono che ha l'uomo di tornare, per il gran soffrire, bambino. Oltre che per il teatro (Il falco d'argento, 1938; L'innocenza di Coriolano, 1939; Icaro, 1939; Un gradino più giù, 1942; Sacrilegio massimo, 1952; La scuola dei padri, 1955), ha scritto opere narrative (fra cui notevole Il muro di casa, 1935, odissea di alcuni reduci dalla prigionia di guerra) e poesie (Le forme, 1942). Autore dotato, soprattutto nel teatro, di notevoli mezzi, ha avuto una fortuna inferiore ai suoi meriti.