STEFANO re d'Inghilterra
Figlio di Stefano conte di Blois e di Adela, figlia di Guglielmo I. Nato verso il 1097, fu allevato e largamente dotato dallo zio Enrico I, e giurò di accettare come eredi al trono d'Inghilterra e di Normandia la figlia di Enrico, Matilde e il figlio di lei, Enrico. Ma nel 1135 Stefano, aiutato dal clero, s'impadronì del trono, fu riconosciuto in Inghilterra e in Normandia, e da Innocenzo II. Pattuì una tregua con il marito di Matilde, Goffredo d'Angiò (1137); Davide I di Scozia, zio di Matilde, che si era mosso contro di lui, fu sconfitto nelle vicinanze di Northallerton (1138), e furono soffocate varie insurrezioni di baroni. Ma Stefano, che pure nel 1136 aveva con un editto fatto grandissime concessioni alla Chiesa, si rese nemico il clero, perché incarcerò e rifiutò la grazia al justiciar Ruggero vescovo di Salisbury, e al figlio e ai nipoti di lui, che erano pure vescovi e funzionari di stato (1139). Matilde ritornò, molti baroni si unirono a lei, e il fratellastro Roberto di Gloucester fece prigioniero Stefano a Lincoln nel 1141. Il clero lo depose dal trono, però Matilde si attirò presto l'ostilità dei suoi partigiani e Stefano fu liberato e rimesso sul trono (1141). Espulse Matilde e dominò i baroni sia con la corruzione sia con la forza, ma il suo governo era debole e le concessioni fatte al clero e ai baroni resero malfermo il suo potere, mentre d'altra parte egli non aveva qualità amministrative. Sotto di lui l'Inghilterra subì il periodo di maggiore anarchia di tutta la sua storia dopo il 1066. Contese con il clero e con il papa ostacolarono il riconoscimento del figlio di Stefano, Eustachio, e nel 1153 Stefano conchiuse il trattato di Wallingford, per cui rimaneva re sino alla morte (1154).
Gli succedette il figlio di Matilde, Enrico.
Bibl.: Cambridge Medieval History, V, Cambridge 1926; H. W. C. Davis, England under the Normans and Angevins, Londra 1924.