ASBURGO, Stefano Vittorio d'
Arciduca d'Austria e palatino d'Ungheria. Nacque a Buda, il 14 settembre 1817, dall'arciduca Giuseppe Antonio Giovanni, palatino d'Ungheria. Dopo lunghi viaggi nel Lombardo-Veneto, nel Tirolo, nell'Istria, nella Boemia - sui quali presentò all'imperatore diffuse relazioni, con critiche acerbe al Metternich - fu nominato nel 1843, governatore della Boemia. Alla morte del padre (13 febbraio 1847), fu eletto palatino d'Ungheria, con qualche disappunto della corte di Vienna, che vedeva l'ufficio trasferirsi per eredità. Sollecito del benessere dei suoi Ungheresi, si fece interprete dei loro desiderî a Vienna; ma non ebbe chiara visione degl'intendimenti del partito di Kossuth e credette, in buona fede e con piena lealtà verso il sovrano, di poterne patrocinare alcune ardite richiese. Sorpreso dagli avvenimenti rivoluzionarî di Vienna e d'Ungheria, aprì troppo tardi gli occhi, quando a corte era accusato di aver favorito la rivoluzione d'Ungheria, in Ungheria di aver tradito la patria. Il 24 settembre 1848 depose la dignità e, messo al bando dalla corte di Vienna, si ritirò nelle terre materne di Schaumburg, in Germania. Solo dieci anni dopo si riconciliò con Francesco Giuseppe. Morì a Mentone il 19 febbraio 1867.
Bibl.: v. Allgemeine Deutsche Biogr., Lipsia 1892, XXXVI, p. 71 segg.