stemprare (stemperare)
Usato da D. solo in Pg XXX 96 'ntesi ne le dolci tempre / lor compartire a me, par che se detto / avesser: ‛ Donna, perché sì lo stempre? ', nel senso figurato di " struggere ", e perciò " avvilire ", " travagliare ": come la cera si strugge o si ammorbidisce al calore (immagine che ricorre poco prima, al v. 90 sì che par foco fonder la candela), così fa D. ai rimproveri di Beatrice.
Con uso attributivo in Fiore XXXIV 14 davami gran pezze di tormento, / con salsa stemperata di languire.