stentarsi
In un solo luogo della Commedia, a proposito della pena di Anna, suocero di Caifas, tra gl'ipocriti: a tal modo il socero si stenta / in questa fossa (If XXIII 121).
L'interpretazione del vocabolo ha dato luogo a qualche controversia. Già Benvenuto oscillava tra due soluzioni: " idest, extenditur, vel poenam patitur parem "; ugualmente il Buti: " cioè si stende attraversato, confitto con tre pali; o vogliamo dire si stenta; cioè fa stento e patisce pena Anna così, come Caifas ".
I commentatori più recenti tendono a vedere nel verbo l'idea della sofferenza, del tormento: " è tormentato " (Rossi, Chimenz); " soffre " (Fallani).