STEPHANOCERATIDAE (dal gr. στέϕανος "corona" e κέρας "corno")
Famiglia di Ammoniti (v.), stabilita da K. A. Zittel, per quelle conchiglie ornate di costole per lo più divise a una certa distanza dal centro e prolungantisi sulla parte esterna generalmente arrotondata. Apertura della conchiglia per lo più con prolungamenti laterali e spesso depressa. Linea suturale fortemente frastagliata: oltre ai due lobi laterali, vi sono da 1 a 3 lobi ausiliarî e un lobo sospensivo.
La famiglia comprende una trentina di generi, con numerosissime specie distribuite dal Lias al Cretacico inferiore. Ricordiamo tra i più importanti: Coeloceras Hyatt del Lias, con conchiglia a largo ombelico, bocca senza espansioni laterali; linea suturale moderatamente frastagliata; lobo antisifonale bifido. Es.: C. subarmatum Young, del Lias superiore; Stephanoceras Waagen, dell'Oolitico inferiore sino all'Oxfordiano, a conchiglia per lo più largamente ombelicata, a giri più larghi che alti: esempio: S. coronatum Bruguière, del Calloviano; Macrocephalites Sutner, del Giura, a conchiglia di grandi dimensioni, strettamente ombelicata, apertura senza prolungamenti laterali. Esempio: M. macrocephalus Schlotheim, Calloviano; Perisphinctes Waagen con più di 300 specie, alcune delle quali del diametro di 1 m., del Dogger, Malm e Cretacico inferiore; Holcostephanus Neumayr; Reineckia Bayle.