ŠTERNBERK
. Famiglia nobile boema, insignita del titolo comitale, che possedeva dominî tanto in Boemia quanto in Moravia. I suoi primi ricordi rimontano al principio del sec. XII; Zdeslav fece erigere nella metà del secolo XIII il castello di Šternberk, Jaroslav è l'eroe leggendario della poesia sul massacro dei Tatari presso Olomouc. Nella storia boema gli Št., i quali nel sec. XIV si divisero in tre linee, hanno in tutti i tempi una parte importante. Gli Št. di Moravia fondarono quattro rami, cioè il ramo di Št. dal quale emerse Alberto vescovo di Litomyšl e dal 1367 arcivescovo di Magdeburgo (morì nel 1380); il ramo di Zábřeh; quello di Světlov e quello di Lukov o Holešov, del quale Enrico, morto nel 1574, fu l'ultimo di tutta la linea morava.
Gli Š. di Holešov tennero Chlumec sul fiume Cidlina.
La più celebre linea degli Št. è quella di Konopiště, chiamata così, perché dal 1315 oltre al castello di Šternberk tenne anche quello di Konopiště. Molti membri di questa linea occuparono già dal sec. XIV importanti uffici tanto ecclesiastici quanto secolari. Al tempo delle guerre ussite parteggiavano per i cattolici. Allora si distinse specialmente il burgravio supremo di Praga Zdenko (morto nel 1476), uno dei più potenti signori del regno, guerriero e diplomatico, nonché organizzatore dell'unità dei signori cosiddetta di Zelená Hora, rivolta contro il re Giorgio di Poděbrady, del quale egli fu un serio rivale. Nella lotta fra re Giorgio e Mattia Corvino d'Ungheria fu dal re Mattia nominato capitano supremo del regno di Boemia. Dei suoi discendenti, emerse Adamo (morto nel 1623), supremo cameriere e supremo burgravio. Il fratello di Adamo, Stefano Giorgio (morto nel 1625), fu il capostipite di tutta l'ulteriore discendenza. Francesco Cristiano (1732-1811), avendo sposato la contessa Augusta di Manderscheid, procurò alla famiglia non solo nuovi beni, ma anche l'altro titolo di conti di Manderscheid. Dei suoi discendenti emerse specialmente Francesco Giuseppe (1763-1830), un mecenate che diede impulso nel 1796 alla fondazione della Società patriottica degli amici dell'arte, presso la quale fu istituita una pinacoteca e nel 1800 un'Accademia di belle arti. L'ulteriore discendenza degli Št. visse in Boemia e in Austria; si distinse in essa Adalberto (1868-1930), deputato al parlamento di Vienna.
Bibl.: Fr. Palacký: Die Grafen Kaspar und Franz Sternberg und ihr Wirken für Wissenschaft und Kunst in Böhmen, Praga 1843; A. Sauer, Sternbergs ausgewählte Werke, I, Briefwechsel zwischen J. W. von Goethe und Kaspar Graf von Sternberg; II (W. Helekal), Materialien zu meiner Biographie, ivi 1909; A. Sauer, Graf Kaspar Sternberg und sein Einfluss auf das geistige Leben in Böhmen, ivi 1901; V. Kosinová, Zdeněk ze Šternberka a jeho královské ambice ("Zdenko di Št. e le sue ambizioni di regno"), in Sborník k šedesátým narozeninám J. B. Nováka ("Miscellanea in onore del sessantennio di J. B. Novák"), Praga 1932.