DAGERMAN, Stig
Scrittore svedese, nato a Älvkarleby il 5 ottobre 1923, morto suicida a Enebyberg, presso Stoccolma, il 4 novembre 1954. Collaborò giovanissimo ai periodici modernisti 40-tal (1946-47) e Prisma (1948-50); ispirandosi a Strindberg, a E. Johnsson, a Faulkner e a Kafka, espresse in romanzi e drammi quel senso d'angoscia esistenzialistico ch'è stato l'eredità comune degli scrittori a lui coevi.
A preferenza dei drammi (Den dödsdömde, "Il condannato a morte", 1947; Ingen går fri, "Nessuno è libero", 1949) e anche dei romanzi oscuramente allegorici (De dömdes ö, "L'isola dei dannati", 1946), alcune novelle (Nattens lekar, "I giochi della notte", 1947) eccellono per l'intensità, forse talvolta vistosa, del pathos drammatico.
Bibl.: G. Näsström - M. Strömberg, Den unga parnassen, Stoccolma 1947.