CORINZIO, Stile
È quella corrente artistica sviluppatasi nell'antica Corinto (v.) e nelle città che ad essa furono legate. Il periodo della sua massima espansione è quello fra l'VIII e il VI sec. a. C., che corrisponde al periodo di massima potenza di Corinto, sotto la dinastia dei Bacchiadi. La ceramica protocorinzia prima (v. protocorinzi, vasi) e corinzia poi, dal caratteristico fondo giallo-verdastro su cui, con preciso contorno, si disegnano le figure in nero, invade il mercato mediterraneo e solo nel V sec. a. C. sarà sostituita dalla ceramica attica (v. corinzi, vasi). I grandi crateri con scene mitologiche e i pìnakes in terracotta conservano l'eco di una grande pittura perduta, di cui solo le metope fittili di Thermos e di Calidone e alcuni quadretti policromi dipinti su legno di cipresso attestano la qualità e l'espansione. Della scultura corinzia arcaica, famosissima nell'antichità (si ricordi la ammirata e minuziosa descrizione dell'Arca di Cipselo in legno di cedro e in avorio, istoriata con le più note figure eroiche e divine, vista da Pausania nell'opistodomo dell'Heraion di Argo) non si hanno sicuri esempî in statue marmoree mentre i resti appartenenti alla decorazione templare rinvenuti a Calidone e a Corfù (che di Corinto fu la massima colonia) rivelano lo stile medesimo dei vasi corinzî contemporanei. Ricca è la serie delle terrecotte figurate; quasi nulla resta dei bronzi per cui Corinto era rinomata fino al tempo della conquista romana (145 a. C.) e che erano di una lega particolare (v. corinthiarius) così che di stile c. si può parlare scientemente solo per l'epoca arcaica.
Particolare menzione merita il termine stile c. riferito all'architettura, ove esso, nella più comune accezione, si limita a indicare quelle costruzioni ove viene impiegato il capitello corinzio (v. capitello), che la tradizione vuole inventato da Kallimachos e il cui esempio più antico compare su una colonna che divide la porta della cella del tempio di Bassae; la sua maggiore espansione si ebbe nel mondo ellenistico e romano; ma quivi, ovviamente, il termine stile c. non viene più riferito ad una corrente artistica proveniente da Corinto.