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stile telegrafico [prontuario]

di Stefano Telve - Enciclopedia dell'Italiano (2011)
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stile telegrafico [prontuario]

Stefano Telve

Natura

Lo stile telegrafico nasce sul finire dell’Ottocento come risposta espressiva all’esigenza di scrivere messaggi brevi come telegrammi e telex, in cui ogni parola aveva un costo.

Tipica di questo stile è dunque l’omissione delle cosiddette parole vuote, cioè articoli e preposizioni, secondo un uso già ottocentesco (Sboarina 1996: 93), proprio dello scambio epistolare (Antonelli 2003: 190-194) e talvolta riflesso anche nell’italiano popolare dei semicolti (D’Achille 1994: 76-77):

(1) effettuato pagamento stop prego inviare fattura mio indirizzo cortese urgenza stop [= ho effettuato il pagamento. Prego di inviare la fattura al mio indirizzo con cortese urgenza]

Lo stile telegrafico sopravvive nel linguaggio burocratico (➔ burocratese), in particolare in alcune formule (2) e nelle intestazioni (ad es., nell’oggetto di comunicazioni e lettere) (3-4) ma eventualmente anche nel corpo del testo:

(2) nel raccomandare [uno] scrupoloso adempimento […]

(3) dichiarazione redditi

(4) pagamenti [della] delega unica (cfr. Raso 2005: 101 e 155).

Effetti

Il linguaggio burocratico e la tendenza alla brevità tipica dei giornali (➔ giornali, lingua dei) hanno contribuito a diffondere termini composti e giustapposti come militesente ed esentasse, busta paga e ufficio minori, che trovano peraltro rispondenza nel modello sintattico anglosassone (week end, da cui fine settimana; cfr. Beccaria 1973: 70; Gualdo 2008: 120). Dalla congiunzione di queste due fonti nascono espressioni come sistema paese (o sistema-paese) per sistema del paese, rischio paese per rischio del paese, o la frequentissima espressione preposizionale a rischio + nome (giornata a rischio neve).

Proprio quello dell’informazione è tra gli ambiti linguistici più esposti a forme brachilogiche, dominate innanzitutto dallo ➔ stile nominale che ritroviamo sia nello scritto giornalistico (Dardano 1986; Lala 2005; Gualdo 2007: 107 e 130; sul tipo «Mario Rossi, [di] vent’anni»: Renzi 2007: 192), sia nel ‘trasmesso’ radiofonico (Atzori 2002: 82-88) e televisivo (Atzori, Bonomi & Travisi 2008: 76-77), oltre che nella prosa letteraria (Dardano 2001: 65-69).

Vedi anche
testo Il contenuto di uno scritto o di uno stampato, ossia l’insieme delle parole che lo compongono, considerate non solo nel loro significato ma anche nella forma precisa con cui si leggono nel manoscritto o nell’edizione a cui ci si riferisce. Con valore restrittivo, il corpo originale di uno scritto, distinto ... preposizione Parte invariabile del discorso che serve a precisare la funzione sintattica di un nome, pronome o espressione nominale, cui generalmente è premessa. Le p. si distinguono generalmente in proprie (per es., in italiano, di, a, da, in, con, per, su, tra, fra) e improprie (sopra, sotto, davanti, dopo, dietro, ... prosa Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle regole metriche e ritmiche proprie della poesia; il termine è riservato specialmente all’espressione letteraria. P. d’arte Nel linguaggio della critica letteraria, la p. tipica dei frammentisti, in voga in Italia negli anni precedenti e durante ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano comunque; ...
Categorie
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Tag
  • SBOARINA
  • TELEX
Vocabolario
prontüàrio
prontuario prontüàrio s. m. [uso fig. del lat. tardo promptuarium «credenza, dispensa, magazzino», dall’agg. promptuarius «in cui conservare qualcosa», der. di promptus: v. pronto]. – 1. Libretto o manuale in cui sono esposte brevemente...
telegràfico
telegrafico telegràfico agg. [der. di telegrafo] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al telegrafo o alla telegrafia: servizio t.; linea t.; cavi t. sottomarini; codice t. (v. codice); ufficio t.; messaggio, dispaccio, ordine t., trasmesso, comunicato...
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