stile (stilo)
Verghetta d'osso o di metallo, appuntita da un'estremità e piatta dall'altra, con la quale gli antichi scrivevano su tavolette cerate: Come 'l verace stilo / ne scrisse, padre, del tuo caro frate / che mise teco Roma nel buon filo, / fede è sustanza di cose sperate (Pd XXIV 61; si allude alla " verace penna " di s. Paolo).
Il vocabolo è adoperato anche in Pg XII 64, in una diversa accezione: Qual di pennel fu maestro o di stile / che ritraesse l'ombre e ' tratti ch'ivi / mirar farieno uno ingegno sottile?; per maestro... di stile nota il Buti: " cioè... disegnatore con stilo su le taule "; e il Daniello precisa: " ‛ stile ' è quello con che si designa ".
Indica il " modo di scrivere " in Vn XXVI 4, Cv I IV 13, IV Le dolci rime 10 (ripreso in II 11), If I 87.