(lat. Historia Augusta) Raccolta di biografie dell’età imperiale (4° sec.) che comprendeva le vite degli imperatori, cesari, pretendenti e usurpatori da Adriano a Numeriano; è pervenuta con una grave lacuna (da Filippo l’Arabo all’inizio della vita di Valeriano, cioè dal 244 al 253). Le biografie sono tradizionalmente attribuite a sei autori: Elio Sparziano, Giulio Capitolino, Volcacio Gallicano, Elio Lampridio, Trebellio Pollione, Flavio Vopisco. Stando alle dediche e alle apostrofi rivolte a Diocleziano o a Costantino, le vite sarebbero state composte nel periodo di questi due imperatori. Ma la critica moderna, a cominciare da un famoso saggio di H. Dessau (1889), discute l’età di composizione dell’opera, da Dessau fatta discendere fino a Teodosio, da altri attribuita all’età di Giuliano o anche a età più tarda, le fonti, nonché il problema dei rapporti della S. con la tarda storiografia romana (come Aurelio Vittore ed Eutropio) e infine la tendenza dell’opera (prosenatoria secondo alcuni, avversa ai cristiani secondo altri). Il valore storico delle biografie fino a Settimio Severo (o fino a Caracalla) è comunque superiore a quello delle vite successive.