stormo
Solo in If XXII 2 Io vidi già cavalier muover campo, / e cominciare stormo e far lor mostra, in un contesto fitto d'immagini richiamantisi a operazioni guerresche; secondo il Lana " ‛ stormo ' si è quando alcuna gente si è ad asedio d'alcuno castello over fortezza, e preponno de fare so podere a qui dentro per superchiarli e vincerli, e usase de dargle bataglia da multi ladi e cum grande remore per spaurire qui dentro cum gran cridi ", e indica il " tumulto " dell'assalto (analogamente Benvenuto, Buti, Vellutello, Daniello, e anche Borghini, citato dal Mattalia, che rimanda " al significato intensivo dello stormire delle frasche di Inf. XIII 114 "), o, senz'altro, il " combattimento ", l'" assalto " stesso (più conformemente all'origine germanica della parola, da Sturm; si confronti in proposito il Landino, il Lombardi e il Tommaseo, insieme con la maggior parte dei moderni), valore quest'ultimo che il confronto con i successivi vv. 7-10, e in particolare col v. 11 (cavalier... muover e pedoni), rende senz'altro più probabile.
Per la variante radopiar stormo, del cod. Co, cfr. Petrocchi, ad locum.
Per il riferimento autobiografico, v. in Appendice l'articolo complessivo sulla vita e l'opera di Dante.