Vedi STRATONICEA dell'anno: 1966 - 1997
SΤRAΤΟΝICEA (v. vol. VII, p. 515)
A partire dal 1977 l'area della città (ormai del tutto isolata dal territorio circostante per l'apertura di un'estesa cava di lignite) è interessata da scavi d'emergenza da parte di una équipe turca. Il materiale sporadico della prima Età del Bronzo e di epoca micenea (verosimilmente proveniente da tombe) attesta al momento la fase più antica del sito e costituisce una delle più importanti testimonianze dei rapporti tra la Caria e il mondo greco per tale periodo; ulteriori evidenze (materiali tardo-geometrici di VII sec. a.C.) dallo scavo della necropoli sembrano confermare d'altra parte l'esistenza di un nucleo urbano precedente alla deduzione della colonia seleucide.
Riguardo alla città ellenistica e romana, oltre alla completa edizione delle epigrafi rinvenute, le indagini archeologiche hanno interessato varî monumenti. In particolare, è stato messo completamente in luce il monumento sito nell'area centrale della città, chiarendone definitivamente la funzione di bouleutèrion. L'edificio è a pianta rettangolare (m 26 X 40) con una cavea semicircolare all'interno: il primo impianto sembra essere attribuibile al periodo tardo-ellenistico, ma con tutta probabilità in età imperiale esso fu oggetto di restauri e rifacimenti. A questo periodo risalgono infatti alcune parti e soprattutto l'incisione dell'Editto dei Prezzi di Diocleziano sulla parete esterna settentrionale.
Tra gli edifici pubblici la testimonianza più importante è costituita attualmente dal ginnasio, ubicato nella parte settentrionale della città. Dell'impianto è stato messo in luce il lato N, articolato in cinque vani aperti verso una vasta area interna, da identificare come palestra; degli ambienti scavati, quello centrale era occupato da un vasto emiciclo con colonne sulla fronte, che fungeva da exedra. I muri dei singoli vani limitrofi, come anche il muro perimetrale, presentavano un podio sul quale si ergevano semicolonne corinzie: considerazioni stilistiche sulla decorazione architettonica sembrano suggerire che la realizzazione del complesso sia avvenuta attorno alla metà del II sec. a.C., con restauri in epoca imperiale.
Ricerche sono state condotte nel teatro (ormai del tutto liberato dal reinterro) e nell'area circostante, dove è stato indagato un tempio ionico periptero con una peristasi di 6x9 colonne, risalente al periodo ellenistico.
Ulteriori sondaggi sono stati condotti presso la principale porta urbica della città, situata sul versante N: la sua attuale configurazione (che risale alla metà del II sec. d.C.) presenta un doppio accesso con un bacino al centro. Nei pressi sono state rinvenute statue di età tardo-ellenistica e busti di epoca tardo-antica.
Bibl.: Notizie delle campagne di scavo compaiono periodicamente nel Kazi Sonuçlan Toplantisi. - Per le iscrizioni provenienti dalla città e dal territorio: M. Ç. Şahin, Die Inschriften von Stratonikeia, I e II, 2, Bonn 1981 e 1990; F. Vannlioǧlu, Inschriften von Stratonikeia in Karien, in EpigrAnat, XII, 1988, pp. 79-128.
Ritrovamenti: G. M. A. Hanfmann, J. C. Waldbaum, Two Submycenaean Vases and a Tablet from Stratonikeia in Caria, in AJA, LXXII, 1968, pp. 51-56; H. Lauter, Reisenotizen aus Karien, in BJb, CLXXI, 1971, pp. 132-149; R. Naumann, F. Naumann, Der Rundbau in Aezani mit dem Preisedikt des Diocletian und das Gebäude mit dem Edikt in Stratonikeia (IstMitt, Suppl. X), Tubinga 1973, pp. 68-79; R. Özgan, D. Stutzinger, Untersuchungen zur Porträtplastik des 5. Jhs. n. Chr. anhand zweier neugefundener Porträts aus Stratonikeia, in IstMitt, XXXV, 1985, pp. 237-274; R. Özgan, Späthellenistische Frauenfiguren aus Karien, in Akten des XIII. Internationalen Kongresses für klassische Archäologie, Berlin 1988, Magonza 1990, pp. 153-159; Y. Boysal, Die Bauten der hellenistischen Stadt Stratonikeia, ibid., pp. 501-502.
(M. Spanu )