stress test
Esercizi di simulazione volti a misurare la capacita di un’impresa di fronteggiare scenari avversi. In campo finanziario, gli s. t. sono utilizzati dagli intermediari per il governo dei rischi di credito, di mercato, operativi ecc., e dalle autorità di vigilanza come strumento di supervisione. Essi consentono di effettuare valutazioni e stime di una certa attendibilità sulla solidità dei singoli intermediari (finalità microprudenziale) e del sistema finanziario nel suo complesso (finalità macroprudenziale).
Gli s. t. sono tipicamente realizzati in riferimento a una pluralità di contesti, ciascuno caratterizzato da un diverso grado di avversità e da situazioni che lasciano presagire differenti probabilità di attuazione. Nel caso di s. t. promossi dalle autorità di vigilanza, gli scenari sono generalmente disegnati dalle autorità stesse; le simulazioni possono essere effettuate, alternativamente, dagli intermediari (bottom up), ovvero dalle autorità (top down). I risultati delle simulazioni sono rappresentati da una misurazione degli effetti che i singoli scenari determinano su predefinite variabili di riferimento (per es., la liquidità, la redditività, la patrimonializzazione). Dagli esercizi condotti dalle autorità di vigilanza possono derivare richieste di intervento agli organi aziendali per garantire la sana e prudente gestione – per es., mediante aumenti di capitale o di buffer (➔) di liquidità – e per contrastare evoluzioni avverse del mercato.
L’impiego degli s. t. da parte delle autorità di settore (bancario, assicurativo, di mercato) e divenuto più frequente con la crisi finanziaria iniziata nel 2007; i risultati sono spesso resi pubblici per finalità di trasparenza e per favorire la stessa disciplina del mercato.