strongiloidosi
Malattia parassitaria provocata da un piccolo nematode, Strongyloides stercoralis, che può localizzarsi nell’intestino dell’uomo e di altri Mammiferi, determinando manifestazioni talora assai gravi. La s. è malattia tropicale e subtropicale, spec. dell’Asia; le uova del verme si dischiudono nell’intestino: le larve nelle feci non sono infettive, ma devono maturare nel terreno per un certo periodo prima di infettare un nuovo ospite, penetrando nella cute perianale; oppure reinfettano lo stesso individuo dopo essere maturate nel colon e perpetuando per anni l’infestazione. La s. ha manifestazioni cutanee glutee e perianali, e intestinali (diarrea, malassorbimento, perforazioni). La terapia si attua con l’ivermectina, che è di prima scelta, oppure con tiabendazolo o albendazolo.