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struttura algebrica

Enciclopedia della Matematica (2013)
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struttura algebrica


struttura algebrica struttura di cui è dotato un insieme non vuoto A, costituito da elementi di natura arbitraria, se su di esso sono definite una o più operazioni, interne o esterne. Al variare del numero e del tipo di operazioni definite e delle particolari proprietà da esse soddisfatte si ottengono diversi tipi di strutture algebriche. L’insieme A è detto sostegno della struttura, mentre con struttura algebrica ci si riferisce all’insieme costituito dal sostegno e dalle operazioni su di esso definite.

Se su A è definita un’operazione binaria interna #: A × A → A, allora la coppia (A, #) è detta → gruppoide (o magma); equivalentemente, si dice che A è dotato della struttura algebrica di gruppoide (o di magma). L’unica proprietà che si richiede che debba essere soddisfatta è quella di chiusura, insita nella definizione stessa di operazione binaria interna, vale a dire che per ogni a, b appartenenti ad A, a # b appartiene ad A. L’operazione # è detta:

• associativa se (a # b) # c = a # (b # c), per ogni a, b, c appartenenti ad A;

• commutativa se a # b = b # a, per ogni a, b appartenenti ad A;

• dotata di elemento neutro se esiste un elemento e di A tale che a # e = e # a = a, per ogni a appartenente ad A;

• invertibile se è dotata di elemento neutro e se, per ogni a appartenente ad A, esiste un elemento i (a) appartenente ad A (detto inverso di a) tale che a # i (a) = i (a) # a = e.

Se # è associativa, allora il gruppoide (A, #) è detto → semigruppo; se # è associativa e dotata di elemento neutro allora (A, #) è detto → monoide; se # è associativa, dotata di elemento neutro e invertibile, allora (A, #) è detto → gruppo. Ognuna di queste strutture algebriche arricchisce ed estende la precedente: ogni semigruppo è in particolare un gruppoide, ogni monoide è in particolare un semigruppo, ogni gruppo è in particolare un monoide. Un semigruppo (rispettivamente, un monoide, un gruppo) (A, #) è detto commutativo (o abeliano) se # è commutativa. L’insieme dei numeri interi dotato dell’usuale operazione di addizione (+) è per esempio dotato di tutte le proprietà sopra elencate: (Z, +) è dunque un gruppo abeliano.

Se su un gruppoide (A, #) è definita una seconda operazione binaria interna ∗: A × A → A, allora ∗ è detta distributiva rispetto a # se valgono le due seguenti proprietà, dove a, b e c indicano tre arbitrari elementi di A:

• a ∗ (b # c) = (a ∗ b) # (b ∗ c)

(distributività a sinistra)

• (a # b) ∗ c = (a ∗ c) # (b ∗ c)

(distributività a destra)

Se su un insieme A sono definite due distinte strutture algebriche di gruppoide (A, #) e (A, ∗), per due opportune operazioni binarie interne #: A × A → A e ∗: A × A → A, allora le due strutture sono dette compatibili se ∗ è distributiva rispetto a # (o se viceversa # è distributiva rispetto a ∗). Una terna (A, #, ∗), dove A è un insieme e dove # e ∗ sono due operazioni binarie interne su di esso, con #: A × A → A e ∗: A × A → A, è detta → anello se (A, #) è un gruppo commutativo, (A, ∗) è un semigruppo e le due strutture sono compatibili nel senso che ∗ è distributiva rispetto a #. L’insieme dei numeri interi dotato delle usuali operazioni di addizione (+) e moltiplicazione (⋅) gode di tutte queste proprietà: (Z, +, ⋅) è dunque un anello. Altri esempi di anelli commutativi nascono in relazione alle → aritmetiche modulari, considerando gli insiemi → Zn delle classi resto modulo un intero n, i quali ereditano naturalmente una struttura di anello da Z.

In analogia al caso numerico, si usa spesso indicare le due operazioni di un anello rispettivamente con i simboli + e ⋅; esse sono dette rispettivamente addizione e moltiplicazione dell’anello. Se 0 indica l’elemento neutro dell’addizione di un anello (A, +, ⋅), allora esso è elemento assorbente della moltiplicazione: ciò vuol dire che, per ogni a appartenente ad A, vale 0 ⋅ a = a ⋅ 0 = 0. Segue in particolare che in un anello (A, +, ⋅) non è mai possibile che l’operazione ⋅ ammetta elemento neutro, vale a dire la coppia (A, ⋅) non è mai un monoide; tuttavia è possibile che lo sia la coppia (A0, ⋅), dove A0 indica il sostegno A privato dell’elemento neutro dell’addizione: A0 = A{0}. Un anello (A, +, ⋅) è detto anello unitario se (A0, ⋅) è un monoide; è detto → corpo se (A0, ⋅) è un gruppo. Se infine ∗ è un’operazione commutativa, allora (A, #, ∗) è detto anello commutativo (rispettivamente: anello commutativo unitario, corpo commutativo); un corpo commutativo è detto più spesso → campo. L’insieme dei numeri reali dotato delle usuali operazioni di addizione (+) e moltiplicazione (⋅) gode di tutte queste proprietà: (R, +, ⋅) è dunque un campo.

Se (K, +, ⋅) è un campo fissato e se su un gruppo (V, #) è definita un’operazione binaria esterna ∘: K × V → V, allora la terna (V, #, ∘) è detta → spazio vettoriale (o spazio lineare) su K se sono soddisfatti i seguenti assiomi, dove 1 indica l’elemento neutro di K:

a) α ∘ (β ∘ a) = (α ⋅ β) ∘ a, per ogni α, β ∈ K, per ogni a ∈ V;

b) 1 ∘ a = a, per ogni a ∈ V;

c) (α + β) ∘ a = (α ∘ a) # (α ∘ b), per ogni α, β ∈ K, per ogni a ∈ V;

d) α ∘ (a # b) = (α ∘ a) # (α ∘ b), per ogni α ∈ K, per ogni a, b ∈ V.

In generale, con un piccolo abuso di notazione, sono indicati con lo stesso simbolo + le operazioni di addizione in K e in V, mentre i simboli delle operazioni di moltiplicazione in K e di prodotto esterno in V sono solitamente omesse.

Una struttura algebrica simile a quella di spazio vettoriale si ha se si considera, invece di un campo (K, +, ⋅), un anello (A, +, ⋅): un → modulo sopra A è una terna (M, #, ∘), dove (M, #) è un gruppo abeliano e dove è definita un’operazione binaria esterna ∘: A × M → M che soddisfa le proprietà formali a), b), c), d) sopra elencate. Se A è un anello unitario, allora si richiede in aggiunta che sia soddisfatta anche la proprietà b).

Uno spazio vettoriale (A, +, ⋅) su un campo K dotato di un’operazione binaria interna ◊: A × A → A è detto un’→ algebra su K se l’operazione ◊ è bilineare, vale a dire se valgono le due seguenti proprietà (che in particolare implicano la distributività di ◊ rispetto a +):

• a ◊ (α ∘ b + β ∘ c) = α ∘ (a ◊ b) + β ∘ (a ◊ c)

(linearità a sinistra)

• (α ∘ a + β ∘ b) ◊ c = α ∘ (a ◊ c) + β ∘ (b ◊ c)

(linearità a destra)

dove a, b e c sono arbitrari elementi di A e dove α e β sono arbitrari elementi di K. Se l’operazione ◊ è associativa, allora A è detta un’algebra associativa, se ◊ ammette elemento neutro, allora A è detta un’algebra unitaria, se ◊ è commutativa, allora A è detta un’algebra commutativa, se ◊ è invertibile, allora A è detta un’algebra di divisione.

Strutture algebriche assai importanti per le loro applicazioni nella scienza degli elaboratori elettronici sono quelle di reticolo e di algebra booleana. Un → reticolo è una terna (R, ∧, ∨) dove R è un insieme non vuoto e dove ∧ e ∨ sono due operazioni binarie interne associative e commutative rispetto alle quali ogni elemento a di R è → idempotente (vale a dire a ∧ a = a ∨ a = a) e legate dalle seguenti leggi di assorbimento

• a ∧ (a ∨ b) = a

• a ∨ (a ∧ b) = a

Un reticolo è un esempio di struttura doppia: oltre a essere dotato di una struttura algebrica, esso è dotato anche di una → struttura d’ordine; tali strutture risultano inoltre essere equivalenti, nel senso che, a partire da una qualsiasi di esse, è possibile definire anche l’altra. Un reticolo (R, ∧, ∨) è detto un’algebra booleana se ∧ e ∨ sono distributive l’una rispetto all’altra e se in aggiunta R è dotato di un’operazione unaria ¬ che gode di proprietà analoghe a quelle soddisfatte dall’operazione di complementazione in teoria degli insiemi.

Uno strumento fondamentale nella classificazione delle strutture algebriche di uno stesso tipo sono gli → omomorfismi, e, più in particolare, gli → isomorfismi: un omomorfismo tra due insiemi A e B dotati di una stessa struttura algebrica è un’applicazione φ: A → B che ne conserva le operazioni; un isomorfismo è un omomorfismo invertibile. Con un leggero abuso di linguaggio, due insiemi dotati di una rispettiva struttura algebrica sono detti avere la stessa struttura algebrica se le due strutture algebriche sono isomorfe.

Vedi anche
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Tag
  • OPERAZIONE COMMUTATIVA
  • TEORIA DEGLI INSIEMI
  • ALGEBRA COMMUTATIVA
  • ALGEBRA ASSOCIATIVA
  • ELEMENTO ASSORBENTE
Vocabolario
struttura
struttura s. f. [dal lat. structura, der. di struĕre «costruire, ammassare», part. pass. structus]. – In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano...
algèbrico
algebrico algèbrico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci). – Di algebra, che concerne l’algebra: calcoli a., somma a., analisi a., ecc.; in partic.: espressione a., ogni scrittura in cui compaiano numeri, lettere e indeterminate, queste ultime...
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