studiare (istudiare)
Il verbo è adoperato in tutte le opere volgari di D. a eccezione delle Rime; è attestato anche nel Fiore. La frequenza maggiore è nel Convivio (nove volte su sedici occorrenze complessive, incluso il Fiore): la ragione principale di ciò è da ricercarsi nella presenza di ‛ studio ' come parola tematica in alcuni capitoli del trattato (v. STUDIO).
Il verbo si presenta con una certa varietà di significati, conforme alla ricchezza semantica del sostantivo corrispondente.
Nel senso di " applicarsi con la mente " (per imparare), col complemento indiretto preceduto dalle preposizioni ‛ in ' o ‛ a ': Cv III XI 9 sono molti che si dilettano in intendere canzoni ed istudiare in quelle, e che si dilettano studiare in Rettorica o in Musica; Pd IX 135 solo ai Decretali / si studia (" col dativo come il lat. studere, si attende con zelo ", Chimenz); Fiore CXIV 6 altro pover ch'avesse coraggio / di volere studiar in chericia, ossia, genericamente, " attendere agli studi " (v. CHERICIA); CLXIV 1 Nel libro mio so ben che studierai; anche col complemento oggetto: Fiore CXXXVII 13 molte volte avea studiato l'arte; oppure costruito assolutamente: Cv III XI 10 non per sapere studiano ma per acquistare moneta o dignitade; IV VI 14 questi furono Academici... chiamati per luogo così dove Plato studiava, cioè Academia; come infinito sostantivato: Cv II I 12 in ciascuna cosa, naturale ed artificiale, è impossibile procedere, se prima non è fatto lo fondamento, sì come ne la casa e sì come ne lo studiare.
Nel senso di " adoperarsi ", " affaticarsi ": Vn XLII 2 vidi cose che mi fecero proporre di non dire più di questa benedetta infino a tanto che io potesse più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso (" Ma sarà nella parola anche un'eco degli studi di filosofia e teologia, ai quali si dedicò poi intensamente, e la cui ricchezza e vastità si dimostra nel maggior poema ", Sapegno).
Nel senso di " attendere " o anche " intendere (a qualcosa) ", costruito con la preposizione ‛ a ': Cv I XIII 6 Ciascuna cosa studia naturalmente a la sua conservazione: onde, se lo volgare per sé studiare potesse, studierebbe a quella.
Per successivi passaggi semantici si giunge al senso di " affrettare ", " sollecitare ": Pg XXVII 62 Non v'arrestate, ma studiate il passo (" maturate gressum ", Benvenuto; il Vellutello richiama Ioann. 12, 35 " Ambulate, dum lucem habetis, ne tenebrae vos comprehendant "); con costrutto pronominale: Cv IV XXIV 5 la nostra natura si studia di salire, e a lo scendere raffrena; costruito assolutamente: Fiore CLXXXVII 3 l'un attender e l'altro studiare (" affrettarsi " [Petronio], nella precettistica erotica della Vecchia).