STUPINIGI (A. T., 24-25-26)
Paese del Piemonte, in provincia di Torino, 10 km. a SO. da questa città, cui è unito da una linea tramviaria; il centro (672 ab. nel 1931) sorge a 244 m. s. m., sulla destra del Sangone, ai due lati del magnifico rettilineo in fondo al quale è l'ingresso della Villa Reale.
La "Reale Fabrica" di Stupinigi, o Casino di caccia, fu iniziata in seguito a decreto di Vittorio Amedeo II in data 11 aprile 1729, su progetto di Filippo Juvara. Numerosi disegni di questo architetto conservati nella Biblioteca nazionale e nel Museo civico di Torino sono riferibili a questa costruzione: egli la immaginò a pianta centrale, come un corpo da cui si dipartono quattro ali. La pianta, complessa e mossa, presenta un ritmo largo e bene scandito nella partizione delle superficie, a grandi finestre, cornicioni e lesene nitidamente profilati (v. piemonte, XXVII, p. 193). Presiedette dapprima all'esecuzione dei progetti juvariani Giovanni Tommaso Prunotto di Guarene; e il corpo centrale della fabbrica doveva già essere compiuto, pur senza decorazione, nel 1731. In seguito varî altri architetti furono soprintendenti alla fabbrica, e fra essi la tradizione fa anche il nome di Benedetto Alfieri, senza che però alcun documento comprovi il fatto. Sulla cupola della palazzina domina un grande cervo in bronzo, opera di Francesco Lavatte. Il giardino fu piantato dal francese Bernard. Le sale a pianterreno del castello conservano ancora l'originaria decorazione settecentesca. Molte sono affrescate: sulla vòlta della sala maggiore la Partenza di Diana per la caccia è opera dei fratelli Giuseppe e Domenico Valeriani; altri affreschi in sale minori sono opera: di Giovan Battista Crosato il Sacrificio di Ifigenia; di Carlo Andrea Van Loo la Toeletta di Diana; di autore discusso, per alcuni V. A. Cignaroli, per altri G. B. Alberoni, la Caduta di Fetonte; di V. A. Cignaroli le Quattro stagioni, oltre a quattro tele ad olio rappresentanti scene di caccia, ecc. Il castello appartiene attualmente all'Ordine Mauriziano.
Bibl.: A. Tellucini, Le decorazioni della già Reale palazzina di caccia di Stupinigi, Torino 1924; A. E. Brinckmann, Theatrum Novum Pedemontii, Dusseldorf 1931, pp. 59-63; G. Fiocco, Risarcimento storico di G. B. Crosato, in Atti del R. Istituto ven. di scienze, lett. e arti, XCIV (1934).