SUÁREZ BRAVO y Álvarez de la Rivera, Ceferino
Romanziere, giornalista e drammaturgo spagnolo, nato a Oviedo nel 1824, morto a Barcellona nel 1896. Esordì nella sua città natale con un dramma in quattro atti: Amante y caballero, ottenendo tale successo che decise di trasferirsi a Madrid. Entrato nella carriera diplomatica, fu console Generale a Genova (1857) e successivamente a Bordeaux, Baiona e Lisbona. Convertitosi al carlismo, emigrò in Francia, tornando nel 1876 a Madrid, dove fondò il giornale cattolico El Fénix.
Il S. diede al teatro applaudite commedie: Es un ángel (1848), giudicata da Hartzenbusch una delle migliori dell'epoca; Hidalguía y lealtad (1849), El lunar de la marquesa (1850), En crisis (1852), Mujer y madre (1853); e altre in collaborazione con varî autori, quali: El bufón del Rey, El dos de mayo, La mancha en la frente. Scrisse anche alcuni drammi: Robespierre, Enrique III, La honra de Cádiz, Los fueros vascongados, Los dos compadres, o verdugo y sepulturero, quest'ultimo tetro e terrificante; e una graziosa zarzuela, Las señas del archiduque. Col romanzo Guerra sin cuartel, la cui complicata trama si svolge sullo sfondo semistorico della prima guerra carlistica, ottenne nel 1885 il premio dell'Accademia. Pubblicò infine alcuni volumi, notevoli per la vena satirica, tra cui En la brecha, hombres y cosas del tiempo (1873-78).