Bose, Subhas Chandra
Patriota indiano (Cuttack, Orissa, 1897-Taipei 1945). Nel 1920 fu ammesso al prestigioso servizio civile indiano, che lasciò nel 1921 per dedicarsi alla lotta nazionalista. Collaborò con C.R. Das e divenne leader dell’ala radicale dell’Indian national congress. Più volte imprigionato, nel 1933 fu rilasciato a condizione di espatriare. Visitò l’Europa continentale (compresa l’Italia) fino al 1936; vi elaborò la dottrina del Samyavada («armonia»), sintesi indianizzante di fascismo e comunismo. Tornato in India, nel 1938 fu eletto presidente del Congress, ma si dimise l’anno dopo per l’opposizione di Gandhi e il mancato appoggio di Nehru. Nuovamente arrestato nel 1940, riuscì a fuggire in Germania (1941) dove operò con l’appoggio dei nazisti. Nel 1943, raggiunto l’Oceano Indiano a bordo di un sommergibile tedesco, iniziò una stretta collaborazione con i giapponesi; assunse il titolo di netaji («guida») e riorganizzò l’Indian national army. Morì in circostanze oscure in un incidente aereo; la sua figura rimase a lungo circondata dalla leggenda di un imminente, salvifico ritorno.
Nasce a Cuttack, Orissa
Leader dell’ala radicale dell’Indian national congress
Espatria in Europa dove elabora la dottrina del Samyavada («armonia»), sintesi indianizzante di fascismo e comunismo
Eletto presidente del Congress, si dimette l’anno successivo
Fugge in Germania dove opera con l’appoggio dei nazisti
Collabora con i giapponesi e riorganizza l’Indian national army
Muore in un incidente aereo a Taipei