SUBICH conti di Bribir
Famiglia che nel tardo Medioevo signoreggiò la Dalmazia continentale. Verso il 1220 compaiono quali piccoli feudatarî delle terre intorno alla media e bassa valle del Cherca, insediati nelle rocche di Bribir (l'antica Varvaria romana e la Breberio medievale) e di Ostrovizza. Di qui, ad opera del conte Gregorio (1200-1234), che si può considerare il primo artefice della loro potenza, rovesciarono nel 1222 il conte Domaldo di Cetina e si estesero rapidamente verso i territorî dei comuni di Sebenico, Traù e Spalato, che presero ad eleggerli a conti e protettori. Nella seconda metà del sec. XIII, approfittando del rilassamento dell'autorità regale e delle competizioni fra gli Arpad e gli Angiò, si resero a poco a poco quasi autonomi e conseguirono nel 1293 e 1295 la dignità di bani ereditarî della Croazia e della Dalmazia. Raggiunsero l'apogeo della potenza sotto il bano Mladino II (al potere dal 1301 al 1322) e il conte Giorgio II (al potere dal 1303 al 1328), che estesero la signoria a tutto il retroterra da Scrissa (Carlopago) ad Almissa e a un tratto della Bosnia. Volendo realizzare un'autonomia ancora più vasta, penetrare nella zona della Dalmazia veneziana e sopprimere le libertà dei comuni costieri italiani, cozzarono contro la resistenza e l'ostilità di re Caroberto d'Ungheria, della repubblica di Venezia e delle città di Sebenico, Traù e Spalato. Si accese una guerra in capo alla quale Mladino nell'estate del 1322 fu piegato. Nel giugno 1324 veniva vinto anche Giorgio e la signoria si spegneva. I discendenti di quest'ultimo, privi di ogni influenza politica, tennero il castello di Clissa estinguendosi nel 1456. Il 31 luglio 1347 Giorgio III, nipote di Mladino II, cedette a re Lodovico d'Ungheria il castello di Ostrovizza ottenendo in compenso il castello di Zryn nella Slavonia. Da questo tempo la famiglia si chiamò, dal nome del nuovo feudo, degli Zriny.
Bibl.: S. Zlatović, Bribirski nekrolog XIV. i XV. vieka (Un obituario di Bribir del sec. XIV e XV), in Starine, XXI, Zagabria 1889, p. 83 segg.; V. Brunelli, Mica Madio e la sua cronaca, in Scintille, IV, Zara 1890, n. 16, p. 122 segg.; n. 18, p. 139 segg.; L. v. Thallóczy, Bruchstücke aus der Geschichte der nordwestlichen Balkanländer, in Wissenschaftliche Mittheilungen aus Bosnien und der Hercegovina, III (1895), p. 298 esgg.; V. Klaić, Bribirski knezovi od plemena Subic do god. 1347 (I conti di Bribir della tribù dei Subich fino all'anno 1347), Zagabria 1897; G. Praga, Baiamonte Tiepolo dopo la congiura, in Atti e memorie della Società dalmata di storia patria, I (1926), p. 40 segg.; F. Banfi, L'origine della famiglia Zriny, in Archivio storico per la Dalmazia, IX (1934), fasc. 96, p. 607 segg.; fasc. 99, p. 129 segg.