SUCRE (A. T., 155-156)
Città della Bolivia, capitale legale della repubblica e capoluogo del dipartimento di Chuquisaca, situata a 19° 2′ 45″ di lat. S., a 65° 17′ 11″ di long. O. e a 2850 m. s. m. su un altipiano andino costituito superficialmente da alluvioni quaternarie (argille e sabbie).
Sucre ha clima dolce e sano; la temperatura media annua è di 12°,4, quella del mese più caldo (novembre) di 14°,5 e quella del mese più freddo (luglio) di 9°,7. La stagione umida va da ottobre a marzo; le precipitazioni annue ammontano a soli 665 mm.
La città è costruita su pianta irregolare e ha belle vie e piazze spaziose, con case basse circondate da giardini; l'ampia Piazza 25 de Mayo, la principale della città ed ora trasformata in parco, ricca di monumenti e di statue simboliche, ha forma di triangolo; ai suoi lati si levano varî edifici notevoli, fra i quali il palazzo del governo, architettonicamente uno dei migliori, il palazzo legislativo, antico convento dei gesuiti, il palazzo concistoriale e la cattedrale, una delle più ricche dell'America, contenente l'immagine miracolosa e venerata della Vergine di Guadalupe, tutta in oro massiccio e coperta di gioielli. La Piazza Libertad, situata all'estremo nord, è ornata anch'essa ai lati da importanti edifici civili e religiosi, e nel centro dallo storico obelisco della Libertà. Sucre è anche uno dei centri di studî più notevoli della Bolivia: ha numerosi istituti d'istruzione, fra cui la rinomata Real y Pontificia Universidad de S. Francisco Javier, fondata nel 1623 con bolla di Gregorio XV, e musei e biblioteche, fra cui quella Nazionale e quella della Società geografica.
La popolazione, che nel 1900 era di 20.907 abitanti, è salita a 27.000 ab. nel 1932 ed è composta per il 55% da Bianchi e Meticci per il resto da Indiani (Quechua).
Economicamente, Sucre ha una discreta importanza; notevoli le manifatture di tabacco e alcune fabbriche di calzature, cioccolato, birra, liquori e conserve di frutta. Alcune imprese minerarie sfruttano giacimenti di argento situati nei dintorni della città.
Una linea ferroviaria congiunge Sucre a Potosí, mentre una strada carrozzabile la unisce a Cochabamba.
Storia. - Sembra che questa città sia stata fondata sotto il primitivo nome di Charcas per ordine di Francisco Pizarro nel 1538. Fu chiamata anche La Plata, e più tardi Chuquisaca. Essa fu il maggior centro sociale dell'Alto Perù. Nel 1559 vi fu istituito il regio tribunale di Charcas; nel 1609 il vescovato, erettovi nel 1552, fu elevato ad arcivescovato; ebbe anche un'università con gli stessi onori e privilegi di quella di Salamanca. Quando ebbe principio il movimento per l'indipendenza sudamericana, Chuquisaca riconobbe l'autorità della giunta di Buenos Aires il 13 novembre 1810, ma fu anche il quartier generale di Goyeneche, rivale di Belgrano. Dopo una lunga lotta, l'assemblea deliberante riunita a Charcas proclamava il 6 agosto 1825 l'indipendenza della Bolivia e conferiva il potere esecutivo al "libertador" Simón Bolívar. L'assemblea costituente del 1839 diede a Chuquisaca il nome di Sucre in onore del gran maresciallo Antonio José de Sucre primo presidente della repubblica.